Preoccupante aumento delle visite fiscali per malattia: dati dall’Italia e da altri Paesi europei

Siamo preoccupati di fronte al boom di richieste di malattia tra i dipendenti pubblici. L’Osservatorio Polo unico di tutela della malattia dell’Inps ha rivelato che nel secondo semestre del 2022 sono state effettuate quasi 560mila visite fiscali, mentre nel terzo trimestre ne sono state effettuate circa 278mila, con un aumento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend preoccupante si riscontra sia nel settore pubblico che in quello privato, ma con un maggiore incremento nel privato (+10%) rispetto al pubblico (+5,6%).

In particolare, il Centro è l’area che presenta una maggiore variazione del numero di visite effettuate (+13,8%) e il nord ha registrato un maggior incremento di visite nel settore pubblico (+13,2%). Gli uomini (+9,8%) e la fascia di età al di sotto dei 30 anni (+17,3%) sono i maggiormente interessati agli accertamenti medico fiscali.

Il calo delle visite fiscali nel quarto trimestre 2022 è un dato positivo, ma la diminuzione risulta più accentuata nel settore privato rispetto a quello pubblico. Il Sud ha registrato il calo più forte (-12,7%), mentre le donne (-10,4%) sono state maggiormente colpite rispetto agli uomini (-9,5%).

I dati in aumento sono probabilmente da ricollegarsi alle infezioni da Covid. Ricordiamo infatti che a inizio del 2022 c’è stato il boom di contagi con la variante Omicron e un altro picco si è successivamente registrato durante l’estate del 2022. Tuttavia, l’Inps sottolinea che su base congiunturale negli anni precedenti la pandemia, tra il terzo e il quarto trimestre si è sempre verificato un aumento dei certificati di malattia di circa il 50%, dovuto alla stagionalità dell’evento. Tuttavia, la situazione attuale è motivo di preoccupazione e richiede un’attenzione particolare.

La situazione preoccupante delle richieste di malattia tra i dipendenti pubblici non è un fenomeno isolato in Italia. Altri paesi europei stanno vivendo un aumento delle visite fiscali per malattia, anche se le cifre variano da paese a paese.

In Germania, ad esempio, l’Ufficio Federale per il Lavoro ha riportato un aumento del 3,2% delle assenze per malattia nel 2022, rispetto all’anno precedente. La maggior parte delle assenze per malattia è stata causata da problemi di salute mentale, come ansia e depressione, ma anche da infezioni respiratorie come l’influenza e il Covid-19.

In Francia, invece, il governo ha riferito di un aumento del 10% delle assenze per malattia tra i dipendenti pubblici nel 2022, rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso, le principali cause di assenza sono state problemi di salute mentale e infezioni respiratorie.

In Spagna, invece, l’Instituto Nacional de la Seguridad Social ha registrato un aumento del 5,6% delle visite fiscali per malattia nel 2022, rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso, la principale causa di assenza è stata il Covid-19, ma si sono registrati anche aumenti delle assenze per malattie muscoloscheletriche e malattie croniche.

In generale, la situazione delle richieste di malattia tra i dipendenti pubblici è preoccupante in tutta Europa, in particolare a causa della pandemia di Covid-19. Molti lavoratori hanno dovuto fare i conti con il Covid-19 e con i suoi effetti sulla salute mentale e fisica, ma anche con altre malattie stagionali come l’influenza.

Il fenomeno delle visite fiscali per malattia è stato oggetto di molte discussioni negli ultimi anni. In molti paesi, tra cui l’Italia, si stanno cercando soluzioni per combattere l’abuso dei certificati di malattia e per ridurre il costo delle visite fiscali per le aziende e l’Inps.

Alcune soluzioni proposte includono il controllo elettronico dei certificati di malattia, la creazione di un sistema centralizzato di gestione delle visite fiscali e l’introduzione di sanzioni più severe per coloro che abusano dei certificati di malattia.

Tuttavia, è importante ricordare che le visite fiscali per malattia sono uno strumento importante per garantire la tutela della salute dei lavoratori e prevenire l’abuso dei certificati di malattia è un compito difficile ma necessario per garantire la sostenibilità del sistema di previdenza sociale.