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Tra guerre di comunicati stampa e assessori poco competenti, la scena politica di Alghero sembra oscillare tra il teatro e la negligenza. Ma è davvero questa la politica che i cittadini meritano?

L’analisi della recente scena politica algherese rivela due grandi criticità: una comunicazione sterile, basata su polemiche anziché su proposte concrete, e una carenza di competenza nelle figure che detengono ruoli chiave. Le prossime elezioni comunali rappresentano una cruciale opportunità di rinnovamento.

Alghero, 24/10/2023 – Fausto Farinelli

Alghero, splendida città sarda con una storia millenaria alle spalle, negli ultimi tempi è diventata, purtroppo, scenario di un vero e proprio teatro politico. Querelle senza fine, una guerra di comunicati stampa, e una vera e propria dipendenza dai media locali sono gli ingredienti di una scena politica sempre più incerta e distante dai veri bisogni dei cittadini.

La maggioranza a guida centro-destra e l’opposizione composta dal centro sinistra e dai Cinque Stelle sembrano aver abbandonato il dibattito costruttivo in favore di un ciclico gioco del “chi la dice più spesso” sui media locali. Una situazione che non fa onore alla politica e che allontana sempre più i cittadini da chi dovrebbe rappresentarli.

Il vero problema, però, non risiede solo nella frequenza con cui le varie forze politiche usano i comunicati stampa come arma di polemica, ma nel modo in cui i media locali, forse troppo avidi di click e visibilità, amplificano questi messaggi, ribaltandoli sui loro siti d’informazione senza filtrarli, approfondirli o contestualizzarli. Questa è una dinamica pericolosa, che favorisce l’escalation delle tensioni e l’alienazione dei cittadini.

L’opposizione, in particolare, sembra avere adottato questa strategia come principale metodo di contrapposizione. Una continua critica, a volte giustificata, a volte meno, che però spesso si scontra con una mancanza di proposte concrete. Una posizione che, se da un lato può raccogliere consensi tra chi è deluso dall’operato della maggioranza, dall’altro fa emergere un’importante domanda: se l’opposizione dovesse salire al potere, avrebbe davvero delle proposte concrete da attuare? O continueremmo a navigare a vista, come sembra stia accadendo ora?

Nell’analizzare la scena politica di una città come Alghero, risulta impossibile ignorare un aspetto fondamentale che ha permeato la nostra politica recente: la competenza, o meglio, la sua assenza.

La giunta Conoci, in particolare, ha mostrato in maniera lampante quanto la mancata competenza possa avere ripercussioni negative su una città. Non si tratta di una questione ideologica o di appartenenza politica, ma di una semplice e cruda constatazione. Alcuni degli assessori, purtroppo, sembrano essersi seduti sulle poltrone assegnate seguendo le logiche del noto “manuale Cencelli”, anziché per meriti e competenze effettive. Il risultato? Decisioni scollegate dalle reali necessità della città o peggio mancate decisioni, e spesso, azioni che sembrano andare contro il bene comune.

Questo stato di cose è intollerabile. Alghero, come ogni città, merita amministratori che sappiano esattamente cosa fare, che conoscano a fondo i meccanismi che governano le aree di loro competenza, e che abbiano la capacità e la volontà di usare questa conoscenza per il bene comune.

La competenza non è un optional, ma un prerequisito essenziale. Essa si traduce in autorevolezza, in capacità di guidare con saggezza e visione, e in credibilità agli occhi dei cittadini. Senza competenza, si rischia di navigare a vista, facendo più danni che benefici.

Ecco perché, con le imminenti elezioni comunali, rivolgo un appello ai miei concittadini: non permettiamo che la politica locale diventi un mero gioco di potere, un rimpasto di poltrone basato su favori e compromessi. Pretendiamo che chi si candida per guidare la nostra città abbia le competenze necessarie per farlo. Esigiamo autorevolezza, visione e, soprattutto, credibilità.

La fiducia dei cittadini nei confronti della politica è stata messa a dura prova, e non senza ragione. Ma possiamo, e dobbiamo, riconquistare quella fiducia. E la chiave per farlo è semplice: competenza. Solo attraverso figure competenti, che mettono al primo posto il bene della città e dei suoi abitanti, potremo guardare al futuro con rinnovata speranza e ottimismo.

L’appello che rivolgo a tutti, sia alle forze politiche che ai media, è di alzare il livello del dibattito. Gli algheresi meritano di più. Meritano una politica fatta di proposte, di visione, di programmazione. E non di comunicati stampa e polemiche sterili.

In prossimità delle elezioni, pongo quindi una domanda ai miei concittadini: quale Alghero vogliamo? Quella delle continue polemiche o quella delle soluzioni concrete? La scelta è nelle nostre mani.