
Siamo arrivati al punto in cui per sapere cosa ci succede attorno dobbiamo aprire i “social”.
Le comunicazioni e le informazioni sono sempre più incomplete, al limite della reticenza, e mai come oggi è stato così forte il silenzio proveniente dagli uffici di Sant’Anna.
Da parte nostra ci sono ancora, sotto gli occhi di tutti, sia l’atteggiamento di apertura che la volontà di collaborazione e dialogo con l’amministrazione; e questo per il rispetto e l’impegno preso personalmente con i nostri concittadini.
Abbiamo cercato più volte un confronto diretto con gli Assessori e ci dispiace che, negli ultimi tempi, sia diventato sempre più difficile avere un dialogo o ricevere un cenno di risposta. E ultimamente ci stiamo anche limitando, facendo domande semplici.
Non chiediamo che il Comune si adoperi coinvolgendoci nell’attuazione di un “bilancio partecipato” (benché sia già realtà in diversi centri in cui i Cittadini decidono come investire parte del bilancio del loro Comune); non chiediamo neanche di decidere come, quando e con quali ditte eseguire i lavori necessari, partecipando ai processi decisionali (come già succede in altri Comuni e come stanno normalmente operando in molte parti d’Europa).
Ci limitiamo a chiedere di poter essere informati e di poter avere il modo di sollevare dei dubbi su quanto, in totale autonomia da parte dell’Amministrazione Comunale, si sta decidendo “sulla nostra pelle”. Ci limitiamo a chiedere che, come rappresentanti di una Comunità di cittadini, ci sia dato ascolto e che sia data la giusta attenzione alle nostre richieste e alle nostre esigenze.
Da tempo segnaliamo problemi nella raccolta di rifiuti nella zona dell’Arenosu, la necessità di manutenzione del verde urbano di Fertilia, la necessità di un’area per i cani (che non sia nel punto più assurdo e inutile possibile, come quello individuato), il degrado di intere aree ed edifici “storici”, la necessità di lavori “reali” sul ponte.
Le continue promesse non mantenute e il continuo cercare scuse e non dare risposte ci ha stancato. L’ultima presa in giro, in ordine di tempo, è rappresentata da un ponte chiuso da una decina di giorni al traffico (anche pedonale) senza che si veda anima viva lavorare. E noi questa paura l’avevamo espressa per tempo, in diverse interviste e articoli giornalistici. Oggi non mancano neanche le lamentele sui “social”, neanche troppo velate, da parte di nostri concittadini. L’unica cosa che manca è la serietà che si dovrebbe avere e dimostrare quando si amministra e quando si ha a che fare con una Comunità che già sta affrontando, a schiena dritta, un difficilissimo periodo e una grave crisi economica.
Il Presidente (ad interim)
Arch. Luca Rondoni
LAVORI SUL PONTE DI FERTILIA : NESSUNO STOP AL CRONOPROGRAMMA
Si intende rassicurare i cittadini di Fertilia che è ben lontano dalle intenzioni dell’Amministrazione agire senza il dovuto rispetto nell’ambito di un confronto serio e costruttivo sulle cose da fare nella borgata. Pienamente disponibili i settori e gli Assessorati a recuperare eventuali ritardi e colmare lacune nell’ambito delle disponibilità dell’Amministrazione sul fronte del decoro e della pulizia, così come nel resto dei quartieri della città dove si interviene compatibilmente con i mezzi e le risorse disponibili. Ciò detto, va evidenziato che, nello specifico, i lavori sul ponte di Fertilia non hanno subito alcun fermo ma continuano come da cronoprogramma. L’Assessore alle opere pubbliche Antonello Peru segue costantemente l’andamento della procedura e assicura che la chiusura del ponte è fina dal primo giorno funzionale all’esecuzione dei lavori. Lavori che sono stati aggiudicati all’impresa Simec di Olmedo e che, dalla chiusura del ponte del 9 febbraio, ha cominciato ad operare nelle parti sottostanti della struttura per predisporre le operazioni che dalla prossima settimana proseguiranno in maniera più “visiva”. La tempistica dei lavori prevede la chiusura per circa 60 giorni. L’Assessore Peru conferma la piena disponibilità all’ascolto per concordare e migliorare d’ora in avanti tutti gli aspetti relativi alle opere e manutenzioni, fermo restando che le procedure di legge previste dal Codice degli appalti contengono norme chiare e stringenti sulle procedure da seguire nei lavori pubblici.
Rondoni: “La mancanza di certezze non è certezza di mancanza”,
Colgo l’occasione, con grande piacere, per ringraziare l’Amministrazione Comunale, nella figura dell’Assessore Peru, per la solerte risposta a mezzo stampa di cui già nella giornata di ieri abbiamo preso atto.
“La mancanza di certezze non è certezza di mancanza”, e questo deve essere chiaro a tutti. Altrettanto chiaro deve essere che la mancanza di certezze genera dubbi, malcontento, confusione e proteste. Tutte legittime.
Oltre a sperare che i lavori, siano essi sopra o sotto il ponte, si denotino in maniera realmente “visiva”, parafrasando l’Assessore, ma oserei dire “visibile”, e sperare che la riapertura avvenga alla data prevista (anche perché i lavori nel loro complesso andranno avanti, secondo quanto dichiarato, fino alla fine di luglio), faccio nuovamente appello a questa Amministrazione, come già avvenuto con la precedente e come succederà con la successiva, affinché le informazioni alla cittadinanza, oltre che tramite l’indispensabile e irrinunciabile apporto dei quotidiani, avvenga anche direttamente tramite le rappresentanze (i Comitati e le Associazioni) in via ufficiale.
Apprendiamo con piacere (anche se non poteva non esserci) che esiste un cronoprogramma al quale si stanno tutti attenendo con regolarità e precisione. Consideriamo sarebbe stato utile averlo conosciuto al momento della sua pubblicazione e ancora più pratico sarebbe stato il poterlo adeguare, in fase di stesura, tenendo conto di tutte le necessità delle Comunità che risultano coinvolte da questo lavoro.
Riteniamo che sia sempre più attuale la necessità e l’utilità di coinvolgere la cittadinanza nei processi di gestione del territorio, che si tratti di grandi o piccoli interventi, e ricordiamo che da anni i Cittadini, col solo intento di accorciare le distanze con l’apparato politico, eleggono loro rappresentanti nei Comitati zonali e di quartiere, i quali continuamente chiedono più coinvolgimento. Quindi la Comunità ha da tempo dichiarato di voler parlare, ora tocca che anche in Comune questa volontà sia dimostrata coi fatti.
Il Presidente (ad interim)
Arch. Luca Rondoni



