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Dubbi sulla Legittimità delle Condizioni per i Gazebo a Capodanno

di Fausto Farinelli

Alghero, 2 Dic. 2023 – Il recente avviso pubblico emesso dalla Fondazione Alghero per l’assegnazione di spazi per la somministrazione di alimenti e bevande durante i concerti di fine anno ad Alghero ha sollevato alcune questioni controversie. Tra le più rilevanti, una clausola che impone ai vincitori dell’asta di vendere esclusivamente vini delle aziende Sella & Mosca Spa e Birra Peroni Nastro Azzurro Sardegna, entrambe sponsor dell’evento e responsabili dell’allestimento dei gazebo. Se l’esercente paga profumatamente per poter fare il suo business perchè mai dovrebbe sottostare a imposizioni di questo genere?

La condizione, che lega gli operatori economici a specifici brand, è emersa nonostante non fosse stata concordata durante la riunione del CDA della Fondazione tenutasi il 30 Novembre scorso. Tale imposizione solleva interrogativi sulla sua legittimità dell’avviso pubblico.

Inoltre, confrontando le cifre attuali con quelle dello scorso anno, emerge un aumento significativo del prezzo base d’asta per singolo gazebo: da 1.000€ del 2022 a 7.000€ per il 2023. Questo incremento, combinato con la restrizione sui prodotti da vendere, potrebbe incidere notevolmente sulle decisioni degli operatori economici interessati.

La situazione attuale pone un interrogativo cruciale: potrebbe questa controversia portare al ritiro dell’avviso pubblico? Se così fosse, ciò rappresenterebbe un notevole ostacolo per la Fondazione Alghero e le sue iniziative culturali e artistiche di fine anno.

In un momento di tensione e incertezza per la Fondazione Alghero, il Sindaco di Alghero, Conoci, emerge come una figura chiave nel mantenere la coesione e l’efficacia nell’organizzazione degli eventi di Capodanno. La sua azione si rivela decisiva in un contesto politico e organizzativo complesso, segnato da contrasti interni e da decisioni controverse.

Conoci, mettendo al centro del suo lavoro la tenuta dell’organizzazione del Capodanno, sta mostrando una forma di leadership politica inaspettata, specialmente nell’ambito del centro-destra. Fino a questo momento, la figura predominante in questa area politica era di Marco Tedde leader locale di Forza Italia.

La Fondazione Alghero si trova al centro di una turbolenza interna che va oltre le recenti controversie riguardanti l’avviso pubblico per i concerti di fine anno. Le frizioni all’interno del CDA della Fondazione rivelano una battaglia di egemonie che mette in discussione la direzione e la gestione dell’ente.

Il consigliere Pier Paolo Carta ha manifestato la volontà di dimettersi, sottolineando un contrasto con il presidente e direttore della Fondazione, Delogu. Questo contrasto è stato acuito dalle decisioni spesso unilaterali di Delogu, che venivano portate al CDA solo per una ratifica formale, creando tensioni e malcontento.

È importante notare la composizione politica del CDA: Delogu rappresenta Forza Italia, Sara Govoni è espressione di Fratelli d’Italia, mentre Carta appartiene ai Riformatori. Nonostante Delogu ricopra sia la carica di Presidente che di Direttore, Carta ricopre la carica di vice presidente e ha la delega agli eventi, Govoni al momento non detiene nessuna delega ufficiale.

Questo scenario complesso getta ombre sul funzionamento democratico e trasparente della Fondazione. Le dimissioni di Carta, se confermate, non solo minerebbero la stabilità interna ma rifletterebbero anche un’insoddisfazione più ampia verso la gestione di Delogu.

Il panorama politico di Alghero si sta configurando come un campo di battaglia dove l’attuale Sindaco, Mario Conoci, e la figura di lunga data, Marco Tedde, si trovano in un confronto sempre più acuto. L’insanabile divisione tra questi due leader potrebbe innescare un cambiamento radicale nel centro-destra della città. Conoci, sfidando l’egemonia di Forza Italia e distaccandosene, potrebbe prendere coscienza della propria forza e posizionarsi come leader unificatore dei moderati di Alghero. Segnando un contrasto netto con l’approccio di Tedde, il quale per vent’anni non ha favorito la crescita di alcun successore o alleato politico di rilievo. Questo cambiamento potrebbe non solo rinvigorire il tessuto politico locale ma anche delineare un nuovo corso per il futuro di Alghero, uno che favorisce l’emergere di nuove leadership e idee, rinfrescando così il panorama politico della città.