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Un dipinto per raccontare lo sfruttamento minorile

A Palazzo di Città le visite guidate per le scuole cittadine

È stata realizzata da ragazze e ragazzi di due licei artistici italiani. È stata esposta alle Nazioni Unite e alla Quadriennale dell’Unesco. La tela “C’era una volta… Grillo Parlante, dove sei?”, che è divenuta un manifesto contro lo sfruttamento minorile, sarà accolta nelle sale di rappresentanza di Palazzo di Città fino al 13 maggio. Un’esposizione interamente dedicata alle scuole cittadine, che a partire dal 1 aprile saranno accompagnate nelle visite guidate dallo staff di Maria Gabriella Lay, ex direttrice dell’Organizzazione Internazionale del lavoro, e da tirocinanti della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Sassari.

Nel dipinto, di grandi dimensioni, Pinocchio raffigura la vittima di abuso e anche l’inconsapevole consumatore che contribuisce a perpetuare il circolo vizioso di povertà, sfruttamento ed esclusione sociale.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), gli Assessorati alle Politiche culturali, alle Politiche educative, alle Politiche sociali e alle Politiche per il lavoro del Comune di Sassari, le Facoltà di Giurisprudenza e di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari e l’Università delle Tre Età di Alghero.

Al celebre burattino di legno è affidato il ruolo di interpretare la mancata consapevolezza delle responsabilità individuali, mentre il grillo parlante, sua voce interiore, ha il compito di risvegliare gradualmente la coscienza.

L’esposizione, organizzata in occasione del centenario dell’Organizzazione Internazionale del lavoro (ILO), intende richiamare l’attenzione delle giovani generazioni sul tema del lavoro minorile e avvicinarle alle problematiche di carattere economico, sociale e ambientale che caratterizzano la globalizzazione.

Parallelamente nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “G. Marconi” sarà esposta la tela “Monopoli: Questo non e` un gioco!”. Realizzato dalle studentesse e dagli studenti del liceo nel 2015, il dipinto vuole essere un forte monito, un richiamo alla consapevolezza, una presa di coscienza delle responsabilità individuali e collettive che perpetuano il fenomeno.

I dipinti, che rappresentano la complessa realtà dello sfruttamento del lavoro minorile nel mondo, sono esposti virtualmente anche sul sito www.ilo.org con descrizioni dettagliate dei personaggi.

Le classi sono invitate a visitare la mostra previa comunicazione da inviare a [email protected].

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