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“Si smantelli parte importante del Pronto Soccorso del Civile di Alghero: ci dobbiamo mettere altri 6 posti letto di terapia intensiva da dedicare esclusivamente ai pazienti di COVID-19, in fase di emergenza”. Deve aver suonato più o meno così l’invito della sanità locale al recepimento in fase attuativa della Delibera della Giunta Regionale 1/26 dell’8 gennaio scorso.

Una delibera della Giunta Solinas, con Sindaco e Consigliere Regionale del territorio compiacenti, che aumenta a 87 i posti letto del Marino per pazienti covid di bassa o media complessità. Tutto l’ospedale occupato, che mai più tornerà alla sua funzione traumatologica e riabilitativa originaria, con reparti e ambulatori prima al Marino e ora dislocati in stanze anguste ricavate in altri luoghi. Per esempio, la medicina sportiva è passata dal Marino al Civile, costringendo le giovani atlete e gli atleti a transitare per il reparto di medicina anche per un certificato d’idoneità sportiva.

Non solo, ma gli otto posti di sub-intensiva che – sulla base delle disposizioni della Direzione della ASSL di Sassari del 17 novembre 2020 – sarebbero dovuti andare a Ozieri in sostituzione di quelli precedentemente deliberati per l’Ospedale Marino di Alghero (delibera della Giunta Regionale n.55/16 del 5.11.2020), andranno al Civile di Alghero allargando a 12 il numero dei posti letto di una unità nata solo per l’emergenza e mai accreditata. Con quali anestesisti? Con quale personale?

Peccato poi che non ci siano gli spazi e che dunque si scelga di smantellare buona parte del Pronto Soccorso. In molti si chiedono con quali livelli di sicurezza, posto che per accompagnare i pazienti del pronto soccorso in radiologia si dovrà passare inevitabilmente per la terapia intensiva.

In tantissimi si chiedono perché smantellare i due ospedali algheresi e non concentrarsi solo in uno, posto che tutte le discipline sono state ridimensionate, creando disagi a dismisura.

Tutti si chiedono perché il Sindaco non faccia valere il deliberato unanime del Consiglio Comunale che chiedeva al capo di sotto certezze e rispetto. Carta straccia. Evidentemente a lui, responsabile della sanità in città, primo cittadino, va bene così. Gli algheresi si arrangino.“

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