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Al “terre di confine” la regista lombarda presenta la versione restaurata del suo lavoro dedicato a una donna condannata ingiustamente per stregoneria

Il regista sardo accompagnerà inoltre la visione di due sue docufiction: “Surbiles” e “Visos. Sogni, avvisi, visioni”

 

Giovanni Columbu (credits: copyright Bram Belloni/Amsterdam/www.belloni.nl)

SOLARUSSA, 02.10.2020. Grande serata di appuntamenti anche sabato 3 ottobre a Solarussa per il “terre di confine” film festival”. La manifestazione si terrà al coperto in Casa Sanna per godere in tutta tranquillità della fruizione delle opere e degli incontri con i protagonisti anche in caso di condizioni meteo avverse.

Si parte alle 19.15 con il saluto della regista Gabriella Rosaleva, che riceverà uno speciale tributo da parte della rassegna: l’introduzione delle direttrici artistiche Antonella Puddu e Michela Anedda anticiperà la presentazione, da parte dell’autrice Luisa Cutzu, del trailer del documentario “Gabriella Rosaleva – Cineasta del passato futuro”, che è al momento in corso di realizzazione.

Subito dopo seguirà la proiezione di due opere della Rosaleva: il corto “Viaggio a Stoccolma” (drammatico – 2017 – 15’), un omaggio a Grazia Deledda girato con il supporto dell’Università di Sassari; e in prima visione regionale in versione restaurata, l’attesissimo “Processo a Caterina Ross” (drammatico – 1982 – 60’), un lavoro in cui Rosaleva, attraverso l’analisi degli atti del processo ricavati dai verbali originali, ricostruisce la storia del processo svoltosi nel 1697 contro una contadina trentaduenne, condannata ingiustamente per stregoneria nella Confederazione svizzera.

Gabriella Rosaleva (Still da documentario in progress. Copyright Luisa Cutzu)

Alle 20.30, in Casa Sanna arriva invece un tributo al regista sardo Giovanni Columbu, che per l’occasione darà ai presenti una sua personale “lezione di cinema”. Seguirà la proiezione di due sue docufiction. La prima è “Surbiles” (drammatico – 2017 – 63’) in italiano e sardo (sottotitolato italiano), che parla di alcune figure mitologiche sarde, donne apparentemente uguali a tutte le altre che fra il tramonto e l’alba, nel sonno o attraverso l’uso di droghe, abbandonano il corpo, penetrano nelle case in cui ci sono bambini e succhiano loro il sangue. La seconda docufiction in programma è “Visos. Sogni, avvisi, visioni”, in cui si presentano sette sogni interpretati e raccontati direttamente da pastori e contadini.

Salta invece il concerto di Joe Perrino, in programma alle 18, a causa delle previsioni meteo poco favorevoli a un evento all’aperto. Ma l’appuntamento è solo rinviato di una settimana: il cantautore cagliaritano e la sua band si esibiranno sabato 10 ottobre alle 20 nel cortile di casa Sanna, presentando al pubblico di Solarussa i brani più amati tratti dal progetto ‘Per Grazia Non Ricevuta’ e ‘canzoni della mala cagliaritana’. Tutti gli appuntamenti seguono rigorosamente le disposizioni e le limitazioni relative al contenimento dell’emergenza sanitaria. La XIII edizione del film festival si chiuderà domenica a Solarussa.

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