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La smentita “categorica” su urologia da parte del direttore sanitario del presidio ospedaliero dottor Greco, come spesso capita, conferma due notizie.

La prima: con l’accorpamento dei reparti di otorino e di urologia, quest’ultima unità passa da 6 a 4 posti letto e il reparto di degenza di urologia ristrutturato e riaperto solo nel maggio 2021, dopo l’apertura di quello di otorino di qualche giorno fa, resta vuoto, e quindi chiuso.

Con la conclusione della ristrutturazione anche del reparto di otorino si poteva finalmente avere autonomia tra le unità e così dotare i due reparti di più posti letto complessivi, invece si è deciso di accorpare, diminuendo posti letto.

La seconda notizia: si mettono insieme i reparti perché il personale infermieristico è stato ricollocato all’Ospedale Marino, nel reparto COVID. Quel reparto COVID che è passato all’azienda mista universitaria.

Ciò avrebbe dovuto risolvere i problemi di personale anche per la Asl, utilizzando da parte dell’AOU di Sassari personale proprio. Invece, il personale infermieristico arriva al Marino perfino dai reparti del Civile, come ha confermato il dottor Greco, sguarnendoli e magari creando liste d’attesa più lunghe per i pazienti in attesa di ricovero e di intervento.

Il tutto nel nome della provvisorietà ci ha detto il dottor Greco, ed io aggiungo, della improvvisazione.

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