Prosegue il tour svedese dell’istituto Ipsar-Ipseoa guidato da Antonietta Piras

I giovani studenti hanno scoperto le opportunità offerte dal mondo della ristorazione nel contesto enogastronomico scandinavo
STOCCOLMA. Dopo il successo all’Ambasciata D’Italia in Svezia prosegue il tour scandinavo dell’Istituto Alberghiero di Sassari, che mette a segno un altro importante successo nella sede di Eataly, la catena internazionale di punti vendita fondata da Oscar Farinetti nel 2007, dedicata alla gastronomia italiana di alta qualità.
Giovedì scorso, nel palazzo di Biblioteksgatan 5 di Stoccolma, i giovani chef sardi coordinati dai formatori Mario Sechi, Giovanni Antonio Serra e Fabio Zago – alla presenza della dirigente Antonietta Piras e dei docenti Barbara Dettori e Salvatore Taras – hanno proposto una cena in tre portate, tutta regionale, presentando alcuni dei piatti più iconici della Sardegna. Dopo il benvenuto con un tagliere di salumi e formaggi rigorosamente sardi, il menù è proseguito con passata di ceci, gamberi e olio fruttato, culurgionis ogliastrini fatti a mano sul posto per concludere con le classiche seadas con miele. Il tutto in abbinamento con alcuni dei migliori vini isolani. Ogni piatto è stato presentato agli ospiti in inglese, raccontando ad ogni portata un angolo di Sardegna.
«È bellissimo vedere un gruppo di giovani che ha dei sogni da realizzare in questo ambito, un settore ancora in forte crescita, che sicuramente avrà tanto da dare in Italia e ancor più all’estero – ha commentato il direttore del punto vendita Eataly a Stoccolma, Pietro Cirallero, la cui giovane età, 27 anni, fa ben comprendere lo spirito di meritocrazia che premia i giovani: «Eataly – ha spiegato il manager piemontese – fonda la sua filosofia su tre esperienze diverse: la ristorazione, il mercato e la didattica, proponendo uno storytelling a trecentosessanta gradi per valorizzare la cultura che c’è dietro il prodotto. Un po’ come quello che hanno fatto i ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Sassari in occasione della decima Settimana della Cucina italiana in Svezia. Con gli studenti abbiamo deciso di promuovere il territorio sardo, la cucina sarda, con l’idea di portare sulla tavola ai clienti svedesi, oltre al gusto, anche un po’ di storia della gastronomia dell’isola».
La possibilità di emergere in questo contesto, per le nuove generazioni, è evidentemente molto alta. Restor manager di Eataly Stoccolma è Federico Ravanesi di Olmedo, sotto i trent’anni: «Lavoro da sette anni a Stoccolma e mi ci trovo molto bene, è un bello stile di vita, con due giorni liberi a settimana. Ovviamente padroneggiare l’Inglese aiuta. Gli italiani, un po’ come dappertutto, sono visti molto bene, e in questo ambiente l’italiano va sempre di moda. I ragazzi dell’Alberghiero di Sassari sono stati bravissimi, ci hanno permesso di proporre una serata nel migliore dei modi con i clienti».
Sardo è anche Christian Manca, capo chef della stessa catena: «Ho trentatré anni, vengo da Alghero e sono arrivato sei anni fa. Qui ho lavorato i primi due anni, poi sono andato a fare esperienza in uno Stellato e, ora, sono ritornato con un ruolo manageriale. Con la mentalità nostra, dedita al lavoro, qua le possibilità di crescita sono maggiori rispetto all’Italia, perché c’è una meritocrazia vera e propria, e l’escalation di posizioni è molto più veloce».
L’esperienza nella capitale svedese, per i ragazzi sardi si è conclusa venerdì nella sede dell’International Hotel & Restaurant School (IHR), dove hanno potuto imparare i segreti della preparazione del tipico cioccolato bianco svedese, guidati dalla docente Felicia Lilja.
Il progetto è sostenuto dall’Ambasciata italiana in Svezia, dalla Camera di Commercio e dalla Confcommercio Nord Sardegna, l’Associazione Cuochi della provincia di Sassari, e ha ricevuto il patrocinio del Comune di Sassari. Sono partner del progetto anche l’Istituto per il Commercio Estero, la Camera di Commercio Italo-Svedese, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, EATALY Stoccolma, l’IHR di Stoccolma.






