Domenica 17 dicembre al Museo Nivola l’anteprima della XVI edizione
ORANI. Il “terre di confine filmfestival” riparte con un’anteprima in tre tappe di una XVI edizione che prenderà il via domenica 17 dicembre alle 16.30 al Museo Costantino Nivola di Orani, in via Gonare 2, per una serata dedicata all’antimilitarismo ma soprattutto a un nuovo modo di fare e concepire la comunicazione.
A introdurre il festival cinematografico saranno il direttore del Museo Nivola, Luca Cheri, con Antonio Lombardo dell’archivio biblioteca ‘Primo Maggio’ di Orani. Un museo di grande bellezza, innovativo e multidisciplinare, e uno dei fondatori di un Archivio e Biblioteca dedicato alla storia del Novecento.
Si parte subito con la presentazione di un libro dello scrittore e blogger bolognese Valerio Minnella, “Se vi va bene, bene, sennò segxxx, dall’antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là” (Edizioni Alegre 2023), un oggetto narrativo assemblato a sei mani insieme a WuMing1 e Filomena Sottile.
Antimilitarista e promotore della Lega degli Obiettori di Coscienza, poi cofondatore di Radio Alice e di Orfeo TV, Valerio Minnella racconta cinquant’anni di attivismo, dal terremoto del Belice alla Trieste di Basaglia, fino alla drammatica e straordinaria Bologna degli anni Settanta.
L’intento di Radio Alice – nelle parole del fondatore – è stato quello di rovesciare il paradigma comunicativo di ogni altra radio al mondo, cioè di non fare una radio che parla a molti, ma di attirare i molti a parlare in radio.
Per ottenere questo sono state fatte tre scelte che Minnella sintetizza così: la prima, parlare il linguaggio della strada, affinché nessuno si senta inadeguato pur non essendo un fine dicitore; la seconda, abolire il palinsesto, affinché nessuno debba chiedere il permesso per trasmettere; e la terza, collegare il telefono in maniera strutturale al mixer, affinché per trasmettere in radio non si debba nemmeno venire in studio.
Alle 17.30 ci sarà una pausa per il firmacopie, l’aperitivo e il buffet al Museo. Quindi, dalle 18 alle 20, sarà presentata la visione del film “Lavorare con lentezza” di Guido Chiesa (Italia, 2004, 108’), sceneggiato dal collettivo WuMing e dallo stesso Chiesa. Nel cast sono presenti Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Tommaso Ramenghi e Marco Luisi.
Il film è ambientato nella Bologna degli anni settanta, durante il periodo segnato dall’austerità economica, dall’inflazione al 21 per cento, dal terrorismo e dalle stragi, in cui le vicende di due ragazzi di periferia, di due improvvisati rapinatori e di un carabiniere alle prese con un insolito modo di fare comunicazione, s’intrecciano a quelle che animarono il movimento del Settantasette. Il tutto sulle onde di Radio Alice, emittente bolognese che “dà voce a chi non ce l’ha”.
L’evento è promosso da ‘terre di confine filmfestival’, che nella XVI edizione tratta il tema “Vertigine delle liste. Musei, biblioteche, collezioni, blob!”, in collaborazione con la Fondazione Costantino Nivola. Il progetto ha il supporto della Regione Sardegna e del Comune di Asuni.
Creato ad Asuni nel 2005, il festival è organizzato da Su Disterru onlus – l’associazione dei “sardi di fuori”, cioè quelli che vivono lontani dall’isola, e dei “sardi di dentro”, che si propone di riannodare i legami tra le due componenti, creando reti e circoli virtuosi.
Il prossimo appuntamento dell’anteprima sarà il 22 dicembre alle 18 alle Messaggerie Sarde di Sassari, con Giovanni Campus e Nello Rubattu che introdurranno la proiezione del corto vincitore di Visioni Sarde 2023, “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio. Il regista incontrerà il pubblico. Subito dopo Valerio Minnella presenterà ancora una volta il suo libro. Il terzo appuntamento sarà il 29 dicembre ad Asuni.