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TERRALBA. Domenica 28 novembre alle 17, al Teatro comunale di Terralba, le Acli provinciali di Oristano promuovono “Donne dentro”, un incontro di sensibilizzazione sulla violenza di genere e assistita, inserito nell’ambito delle iniziative che ruotano intorno al 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il ciclo di appuntamenti è organizzato dalle Acli provinciali, impegnate a perseguire un’azione di sensibilizzazione e formazione e contrasto alla violenza di genere, con il patrocinio del Comune di Terralba, del Centro antiviolenza Donna Eleonora di Oristano e dell’Associazione Prospettiva Donna.

Nel corso dell’incontro saranno proiettate un intreccio di interviste video a donne sopravvissute alla violenza, realizzate dalla regista Marzia Pellegrino in collaborazione con il Soroptmist di Cuneo, che illustreranno il fenomeno della violenza contro le donne e la violenza assistita dai loro figli e figlie.

“La mobilitazione verso un cambiamento culturale è fondamentale per affrontare questa battaglia sempre più grave”, ha affermato l’assessora alla Cultura di Terralba, Giulia Maria Elena Carta. Sulla stessa linea Daniela Masia, presidente delle Acli provinciali, che ha ribadito “la necessità di un cambiamento culturale, senza il quale la società è destinata alla più cruenta involuzione e alla sua fine. Promuoviamo consapevolezza e sensibilizzazione – ha detto – verso la rinascita di un umanesimo che possa sconfiggere questa drammatica curva di dolore e tragedia che si consuma ogni giorno, più volte in un solo giorno, in Italia e nel mondo. Un vortice spaventoso che ci spinge tutti e tutte in un abisso tremendo che vede la negazione dell’altro, della donna, e la sua distruzione psicologica-fisica-morale. Il tempo è sempre urgente, è sempre adesso”.

Durante il dibattito conclusivo saranno ripercorsi insieme i racconti di tre generazioni di donne sopravvissute alla violenza, dando voce anche alle loro figlie, ormai donne, che hanno assistito alle violenze perpetuate a danno delle loro madri. I racconti di queste donne costituiscono il filo rosso che lega le storie delle protagoniste a un vissuto purtroppo sempre attuale. L’evento è gratuito e aperto a tutti nel rispetto della vigente normativa Covid. È necessario presentare il green pass.

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