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Il 30 Settembre alle ore 10,00 presso la sala Convegni del Quarter in Largo San Francesco ad Alghero si terrà la sottoscrizione ufficiale del Contratto di Laguna del Calich, che rientra nel filone dei “Contratti di Fiume”: strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.

Esso costituisce il primo esempio in Sardegna di accordo realizzato secondo le modalità previste dall’Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume, istituito nel 2017 dal Ministero dell’Ambiente. Il Sindaco Mario Conoci sottoscriverà l’accordo di programma con i partner istituzionali, associazioni ambientaliste, comitati ed enti che condividono il percorso e le finalità che hanno portato alla definizione delle azioni strategiche da adottare per contrastare i problemi dell’area Calich. Regione Sardegna, con gli Assessorati all’Agricoltura, Ambiente, Lavori Pubblici, Provincia di Sassari, Adis, Arpas, Agris, Laore, i Comuni del bacino idrografico di Alghero, Sassari, Ittiri,  Villanova Monteleone, Uri ,Putifigari, Olmedo, Abbanoa, Consorzio di Bonifica della Nurra, Flag Nord Sardegna, Parco di Porto Conte, Fondazione Alghero, Associazioni dei pescatori, imprese del settore ambiente ed ecologia, istituti scolastici,  sono i sottoscrittori del protocollo che segna l’avvio di un percorso che dovrà portare ad  attuare azioni concrete attraverso una programmazione triennale contenuta nel Contratto di Laguna.

 

Il Contratto di laguna attua le Linee Guida regionali per i Contratti di fiume, approvate lo scorso 11 dicembre dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino (Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2 del 11/12/2018) e l’art. 43 delle Norme di Attuazione vigenti del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI)

Il Contratto del Calich si configura come strumento strategico per integrare tematiche apparentemente eterogenee ma in realtà profondamente interconnesse tra loro: la qualità delle acque e degli ecosistemi del corpo idrico della laguna, l’esposizione del territorio ai rischi idraulici ed idrogeologici, la difesa del suolo, la gestione del territorio in grado di coniugare sostenibilità economica e sostenibilità ambientale, lo sviluppo di una società e di un tessuto produttivo resiliente alle dinamiche naturali e ai cambiamenti climatici.

 

In tal senso la Regione Sardegna, attraverso il Distretto Idrografico e le altre strutture regionali competenti sui diversi temi, ha supportato, sin dall’avvio, il processo di attivazione e conduzione del Contratto del Calich.

 

Il percorso che ha portato alla definizione del Contratto di Laguna del Calich nasce nell’ambito del Progetto RETRALAGS, finanziato dal Programma INTERREG Italia Francia Marittimo 2014-2020, avviato nel febbraio del 2017 da un partenariato composito guidato dal Comune di Alghero, che vede coinvolti Comune di Orbetello, Comune di Massarosa, Provincia di Lucca, Dipartimento del Var (Sud della Francia), Collettività di Corsica, CIRSPE e IFREMER.

 

La Laguna del Calich, oltre a esser sostenuta da una programmazione triennale e strategica attraverso l’adozione del Contratto, è il fulcro di due azioni pilota:

  1. una stazione sperimentale di allevamento bivalvi coordinata  dal servizio Progettazione del Comune di Alghero in collaborazione con diversi Enti Pubblici di ricerca e con gli operatori privati concessionari dell’area.
  2. la riqualificazione di un tratto della sentieristica del lato Ovest della laguna, curata dal Parco di Porto Conte.

Il Contratto di Laguna ha dato l’impulso alla condivisione delle conoscenze e delle problematiche legate agli impatti cumulativi e sinergici che insistono nella Laguna del Calich.

 

Il percorso partecipativo, avviato sin dal 2017 e potenziato tra il 2018 e il 2019, ha favorito il coinvolgimento diffuso tra attori territoriali, pubblici e privati, basato sulla trasparenza e sulla ricerca di soluzioni che potessero spingere la progettazione su un ambito di “area vasta”, allungando lo sguardo verso i problemi a monte che da troppo tempo affliggono la Laguna del Calich.

Il protocollo di intesa, primo embrione del Contratto di Laguna, è stato sottoscritto da Amministrazioni Pubbliche, da associazioni del terzo settore e da rappresentanti del mondo produttivo che a vario titolo hanno competenza nell’area del bacino imbrifero.

Anche il mondo della scuola è al centro del programma di animazione a sostegno del Contratto di Laguna del Calich: per le scuole è in fase di lancio un concorso a premi per dotare il Contratto di un logo, elemento fondamentale di comunicazione e di riconoscimento.

La firma del Contratto di laguna non è che un punto di partenza. Il percorso partecipativo continuerà per affrontare in maniera condivisa la gestione delle acque e l’adattamento ai mutamenti climatici del territorio. Il prossimo appuntamento è stato fissato per il 10 ottobre ad Olmedo, dove si affronteranno le problematiche inerenti l’adattamento ai mutamenti climatici e si co-progetteranno azioni a breve, medio e lungo periodo.

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