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Il Comitato del NO si appella a tutti i cittadini della Sardegna affinchè vadano a votare per il No
i motivi sono numerosi. Il blocco della riduzione dei parlamentari che porterebbe sola ad una drastica diminuzione di rappresentatività
In Sardegna i seggi alla camera subiranno una riduzione del 35,29% passando dagli attuali 17 ad 11 deputati, i seggi al senato saranno ridotti del 37,50% passando dagli attuali 8 a soli 5 senatori, il tutto con una riduzione totale del 36% .
Non si può risparmiare sulla Democrazia. Del resto, il risparmio sarebbe molto più consistente riducendo le mensilità dei rappresentanti, l’entità degli emolumenti eccessivi e i privilegi economici dei dipendenti e degli assistenti parlamentari.
Riducendo Deputati e Senatori perfino la Costituzione potrà facilmente esser cambiata con il voto di pochi parlamentari. Il disegno di indebolire le funzioni del Parlamento, per passare dalla Republica Parlamentare alla Repubblica Presidenziale, sarà così compiuto.
Inoltre, non c’è motivo di ritenere che il parlamento funzionerà meglio. Al contrario, la vera questione è oggi quella di assicurare l’autonomia del Parlamento rispetto al Potere esecutivo e l’indipendenza dei parlamentari, che devono rispondere agli elettori e non ai capi partito, aggiungendo in più che il numero dei parlamentari fu fissato nel 1963 per assicurare una reale efficienza dello stesso.
Il comitato rinnova il suo appello al voto anche a tutte quelle forze che si dichiarano per l’autodeterminazione del Popolo Sardo vada a votare NO perché, come fanno in Catalunya e in Scozia dove non hanno paura di “mettere un piede” nella politica nazionale, per affermare la propria esistenza e per evidenziare le contraddizioni e  le criticità del sistema politico nazionale.
Inoltre invita tutta la cittadinanza alla partecipazione alla Conferenza di Lunedi 14 Settembre, alle ore 17.00 nella Sala Angioy presso il Palazzo della Provincia.
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