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IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO che:

  • la SOGIN, societa pubblica di gestione del nucleare, il 30 dicembre del 2020 ha ricevuto i1 nulla osta del Governo per pubblicare la mappa dei siti individuati per lo stoccaggio dei rifiuti e ha in seguito pubblicato sul suo sito la Carta nazionale delle aree piu idonee (CNAPI)ad essere adibite a depositi nazionali dei rifiuti radioattivi italian;

tale deposito sara costituito da una superficie di 150 ettari, suddivisi in 40 ettari per il Parco tecnologico e 110 ettari come area di stoccaggio dei rifiuti radioattivi;

  • in tale Carta risultano interessate 4 aree in Provincia di Oristano e dieci aree nel Sud Sardegna, tutte sulle ondulazioni che circondano il Campidano: Siapiccia, Albagiara, Assolo, Mogorella, Usellus, Villa Sant’Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Tuili, Ussaramanna, Gergei, Las Plassas, Villamar, Mandas, Siurgus Donigala, Segariu, Guasila, Ortacesus;
  • la Sardegna ha pagato da tempo il proprio tributo alla solidarieta nazionale con la costituzi‹ine delle servitu militari: nell’Isola infatti il demanio militate permanentemente impegnato ammonta a

24.000 ettari, mentre in tutta la penisola italiana raggiunge i 16.000 ettari. A questa cifra vanno sommati i 12.000 ettari gravati da servitñ militare. Inoltre gli spazi aerei e marittimi sottoposti aservitu militare raggiungono dimensioni veramente ragguardevoli;

la presenza di servitñ industriali, della chimica di Stato, non ha visto ancora bonifica alcuna, e i numerosi siti dismessi e improduttivi sottraggono alla collettivitâ l’uso sostenibile delle risorse naturali, negando il diritto al controllo democratico del territorio e, soprattutto, il diritto fondamentale alia sicurezza, alla salute e alia vita;

CONSIDERATO che data la posizione di insularita della Sardegna tale eventuale decisione, implicando i1 transito delle scorie attraverso l’intera penisola, un imbarco su nave, un arrivo in Sardegna in uno dei porti esistenti e, quindi, un traffico sulle nostre arterie viarie interne fortemente inadeguate, potrebbe determinare gravi problemi e potenziali situazioni di emergenza e messa in sicurezza delle persone e di aree ad alta vocazione agricolo-produttiva, a causa delle ben note diificoltâ dei trasporti che, considerati anche i reali pericoli della spedizione dei materiali radioattivi via mare, rischierebbe implicazioni catastrofiche in caso di incidente, come denunciato a suo tempo da1l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile);

EVIDENZIATO che tale eventuale decisione mal st concilierebbe con il fatto che all’intemo dei 14 siti idonei individuati vi sono aree di elevato pregio paesaggistico ambientale, ricche di emergenze archeologiche, storiche e culturali e contraddice i1 percorso che da tempo la Sardegna ha avviato con un progressivo impegno volto ad esaltare il proprio territorio come Isola “della qualita e dell’eccellenza”, in quanto tale, incompatibile con lo stoccaggio di rifiuti radioattivi;

VISTO:

il Referendum consultivo svoltosi in Sardegna nelle giornate del 15 e 16 maggio 2011 con cm il Popolo sardo, a fronte di un’affliienza part al 60 per cento degli aventi diritto, ha espresso inmc›do inequivocabile, con oltre il 97 per cento dei voti, il proprio fermo diniego alla ubicazione ne1 proprio territorio di centrali nucleari e di siti per to stoccaggio di scone radioattive;

l’ordine del giorno n. 5/XVI, approvato da questo Consiglio i1 29 maggio 2019 con il quale si impegnava il Presidente della Regione a “respingere ogni possibilita che la Sardegna venga inserita tra ie aree idonee ad ospitare il sito su1 quale sorgera il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, nel rispetto dell’esito referendario del 15 e 16 maggio 2011”;

1’ordine del giorno di ANCI Sardegna del 2015, con i1 quale i sindaci sardi riuniti in assemblea, all’unanimita, hanno respinto qualunque possibilita di stoccaggio in Sardegna di scorie radioattive,

impegna il Sindaco e la Giunta eomunale

ad intraprendere ogni possibile iniziativa in tutte le sedi istituzionali deputate per esprimere e ribadire con la necessaria forza e determinazione la ferma volonta dei cittadini Algheresi contraria a qualsiasi ipotesi che la Sardegna possa essere considerata quale sede del deposito nazionale delle scorie e dei rifiuti radioattivi e a sviluppare ogni approfondimento tecnico e scientifico asupporto della posizione espressa,

chiede a1 Presidente del Consiglio Comunale

  1. di coinvolgere, mediante i poteri di rappresentanza ad esso attribuiti, l’intero Consiglio Comunale nel prendere nella dovuta considerazione Ie istanze sopra rappresentate che determinano e giustificano l’assoluto diniego della Sardegna allo stoccaggio delle scorie nucleari italiane sul proprio territorio;
  2. di inviare il presente ordine del giorno al Presidente della Repubblica italiana.

Firmato 

Nunzio Camerada

Alberto Bamonti 

Nina Ansini

Raimondo Cacciotto

Valdo Di Nolfo

Roberto Ferrara

Gabriella Esposito

Christian Mulas 

Beniamino Pirisi 

Roberto Trova

Piera Monica Pulina

Roberto Trova 

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