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Comunicato stampa del primo dicembre 2020
Da giovedì in rete la sedicesima edizione
del festival del cortometraggio
Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei .
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Prende il via giovedì (3 dicembre) la sedicesima edizione di Passaggi d’Autore – Intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” (F.I.C.C.) di Sant’Antioco, la cittadina sul mare nel sud-ovest della Sardegna, dove l’appuntamento si rinnova annualmente dal 2005; un’edizione tutta online quella in programma fino a martedì 8, data l’emergenza sanitaria in corso, ma con un cartellone particolarmente ricco di proposte e variegato. Sono una sessantina i cortometraggi che il pubblico potrà vedere gratuitamente attraverso la piattaforma di Festival Scope all’indirizzo online.passaggidautore.it: ventiquattro quelli della sezione Intrecci mediterranei, nucleo caratterizzante del festival diretto dal regista bosniaco Ado Hasanovic, che presenta le opere di giovani autori provenienti da una quindicina di paesi dell’area mediterranea, tutti prodotti nel corso dell’ultimo biennio; quindici, invece, i cortometraggi della sezione dedicata alla produzione targata Italia, al centro del focus di questa edizione di Passaggi d’Autore (che ogni anno si concentra su un diverso paese), cui vanno aggiunti gli otto lavori di Intrinas, la vetrina che il festival riserva ai registi sardi; e, ancora, cinque cortometraggi scelti dall’ultima edizione del Sarajevo Film Festival (SFF), una selezione di videoclip d’autore e, ad aggiungere prestigio al programma, un omaggio a Federico Fellini per il centenario della nascita, con alcuni cortometraggi girati o sceneggiati dal grande regista riminese per vari film a episodi e spot pubblicitari.

A compendio e supporto dei film in visione per le diverse sezioni, un palinsesto di appuntamenti giornalieri tutti da seguire in streaming sulla pagina facebook e il canale YouTube del festival; masterclass, laboratori, interviste e incontri a distanza con i registi e altri ospiti del festival nelle dirette ideate dal regista e autore televisivo Pietro Mereu: a condurle saranno Silvia Bertocchi (e non Lorenzo Melini, come in precedenza annunciato), artista che spazia tra recitazione, arti visive, scrittura e danza, collegata ogni mattina da un luogo diverso di Sant’Antioco e dei suoi dintorni, e, nello spazio serale, Chiara Nicoletti di FRED film radio. Sipario sul festival, martedì 8, con l’immancabile concerto finale affidato alla direzione del compositore, musicista e sound designer Emanuele Contis, che per questa occasione proporrà un concerto all’insegna della canzone d’autore italiana, con Roberto Angelini, Ilaria Porceddu, Luca Carocci, Salvatore Spano, Matteo Muntoni e Daniele Russo.

  • Il programma delle prime due giornate


Si comincia, dunque, giovedì 3 dicembre alle 18 con i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e gli interventi del presidente dal Circolo del Cinema “Immagini” Mario Luciano Cauli e del direttore artistico Ado Hasanovic.

Alle 18.30 parte quindi la presentazione di Focus Italia, la sezione dedicata al cinema contemporaneo di casa nostra. Condotto da Chiara Nicoletti, l’incontro ospita in collegamento Adriano Valerio, Ludovico Di Martino, Giulio Mastromauro, Magda Guidi e Mara Cerri, ovvero i registi di quattro dei quindici cortometraggi selezionati per la sezione Focus Italia del festival, in visione on demand gratuito su online.passaggidautore.it.

Adriano Valerio, classe 1977, vita e lavoro con base a Parigi, firma Les Aigles de Carthage (Italia 2020, 19′), presentato lo scorso settembre alla Trentacinquesima Settimana Internazionale della Critica (SIC) di Venezia 2020 e ad altri prestigiosi festival in Italia, Turchia e Belgio. Al centro del cortometraggio la partita di calcio del 14 febbraio 2004, allo Stadio Olimpico di Radès, in Tunisia, che vide la squadra nazionale, soprannominata Le Aquile di Cartagine, giocare contro il Marocco nella finale per la Coppa d’Africa. Quindici anni dopo quella partita, i tunisini rivivono le emozioni di un giorno che ha profondamente segnato la storia del loro paese.

In Pipinara (Italia 2017, 15′), Ludovico Di Martino, romano, classe 1992, rivisita invece una delle pagine più tragiche della cronaca nera italiana, l’omicidio di Pierpaolo Pasolini, narrata però dal punto di vista degli assassini, appartenenti proprio a quella borgata che l’intellettuale tanto aveva amato e difeso nelle sue opere. Il film si è aggiudicato, tra i riconoscimenti del suo palmares, il Premio Migliore Film Italiano all’edizione 2018 di CORTODino – Premio del Cortometraggio Dino De Laurentiis, e nello stesso anno ha ricevuto la nomination come miglior cortometraggio ai Nastri d’Argento, ed è stato selezionato nel concorso I LOVE GAIGiovani Autori Italiani.

In Inverno (Italia 2020, 15′), di Giulio Mastromauro, nato a Molfetta nel 1983, Timo, il più piccolo di una comunità greca di giostrai, si trova ad affrontare insieme ai suoi cari l’inverno più duro, facendo la conoscenza precoce della sofferenza: alle difficoltà legate alla stagione morta del lavoro si aggiunge la grave malattia della madre. Il film ha vinto il Premio David di Donatello per il miglior cortometraggio 2020.

Sogni al campo, delle registe e illustratrici pesaresi Magda Guidi (classe 1979) e Mara Cerri (nata nel 1978), è un delicato film di animazione i cui fotogrammi sono stati pensati e dipinti a mano uno per uno: un ragazzo cerca il suo gatto lungo un fiume, ma non lo trova. In punto di morte, l’animale si è allontanato da tutto per trovare la sua intimità. Il bambino arriva alle porte del tempo, un luogo dove i morti spariscono e i vivi li lasciano andare; ha paura, penetra in una foresta di simboli e ricordi; nel frattempo cresce. Le sue illusioni infantili si dissolvono fino a fondersi col paesaggio.

Gli altri undici corti in visione per la sezione Focus Italia sono Il vento sotto i piedi (The wind under the feet), di Kassim Yassin Saleh (Italia 2020, 15′), No, I Don’t Want to Dance!, di Andrea Vinciguerra (Italia-Gran Bretagna 2019, 3′), Solitaire, di Edoardo Natoli (Italia 2020, 11′), Le mosche (The Flies), di Edgardo Pistone (Italia 2020, 15′), Bataclan, di Emanuele Aldrovandi (Italia 2020, 15′), Being My Mom, di Jasmine Trinca (Italia 2020, 12′), En rang par deux (Un incontro con Aliou e Afif), di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti e Viola Mancini (Italia 2020, 7′), J’ador, di Simone Bozzelli (Italia 2020, 16′), Siderea, di Elisa Bonandin, Fiorella Cecchini, Isabel Matta, Carlotta Vacchetti (Italia 2020, 7′), The Recycling Man, di Carlo Ballauri (Italia 2020, 14′) e Spera Teresa, di Damiano Giacomelli (Italia 2019, 15′).

La seconda giornata di Passaggi d’Autore, venerdì 4, si apre alle 11.30 con la prima diretta streaming di Silvia Bertocchi che, in collegamento dal Museo di Sant’Antioco, introduce la prima parte della sezione Intrecci mediterranei; collegati dalle rispettive sedi, intervengono i registi Sanja Milardović, Bastien Dubois e Ramazan Kılıç che firmano tre dei ventiquattro cortometraggi della sezione Intrecci mediterranei.

In Ništa ja tebi ne govorim, samo kažem (I’m Not Telling You Anything, Just Sayin’; Croazia-Francia 2020, 18′), di Sanja Milardović, la trentenne Zrinka ritorna per qualche tempo alla sua città natale, alla ricerca di luoghi dove girare il suo nuovo film. Durante il soggiorno in casa della madre, Tanja, si rende conto che la donna ha un comportamento strano e decide così di portarla con sé durante le sue ricerche in modo da passare più tempo insieme. Madre e figlia si riavvicineranno davvero solo quando Tanja riuscirà a esprimere il suo dolore. Tra indagine intimistica e inchiesta giornalistica, Bastien Dubois nel suo cortometraggio di animazione Souvenir Souvenir (Francia 2020, 15′) si concentra invece sulla ferita ancora aperta della guerra francese in Algeria, avvicinando la traumatica esperienza di un nonno che l’ha vissuta in prima persona e che, nonostante le frequenti sollecitazioni del nipote, non ha mai voluto ripercorrere quei drammatici momenti. Scritto, diretto e prodotto da Ramazan Kılıç, Servis (Turchia 2019, 14′) narra di una giovane insegnante in un villaggio rurale dell’Anatolia, dove gli studenti devono lottare ogni giorno per arrivare a scuola, facendo l’autostop con i trattori, usando qualunque mezzo riescano a trovare. L’insegnante chiede allora una navetta al Ministero della Pubblica Istruzione, ma senza conducente il veicolo è inutilizzabile, e così decide di fare lei stessa da autista del bus per i suoi studenti.

Tutti visibili in streaming su online.passaggidautore.it completano la sezione Intrecci mediterrani i cortometraggi All theFires the Fire (Grecia 2019, 25′), di Efthimis Kosemund Sanidis Henet Ward (Ward’s Henna Party), di Morad Mostafa (Egitto 2020, 22′), The present, di Farah Nabulsi (Palestina 2020, 24′), Grey Zone, di Gal Sagy (Israele 2019, 10′), Vera, di Laura Rubirola Sala (Spagna 2020, 17′), Invisível Herói (Invisible hero), di Cristèle Alves Meira (Portogallo 2019, 27′), Ayn Levana (White Eye), di Tomer Shushan (Israele 2019, 21′), À fleur de peau (Under Her Skin), di Meriem Mesraoua (Algeria-Francia 2020, 14′), À la mer poussière (To the dusty sea), di Héloïse Ferlay (Francia 2020, 12′), Potop (The Flood), di Kristijan Krajnčan (Slovenia 2019, 15′), Sukar, di Ilias El Faris (Francia-Marocco 2019, 10′), Ijrain Maradona (Maradona’s legs), di Firas Khoury (Germania-Palestina 2019, 23′), Le Départ (The Departure), di Saïd Hamich Benlarbi (Francia-Marocco 2020, 25′), Forastera (Foreigner), di Lucía Aleñar Iglesias (Spagna 2020, 19′), Irréprochable (Flawless), di Nathan Franck (Francia 2019, 15′), Olla, di Ariane Labed (Francia 2019, 28′), Noor (Nour), di Rim Nakhli (Tunisia 2020, 15′), I am afraid to forget your face, di Sameh Alaa (Egitto-Francia 2020, 15′), Je serais parmi les amandiers (Among the almond trees), di Marie Le Floc’h (Francia 2019, 21′), Ascenso (Ascent), di Juanjo Giménez Peña (Spagna 2020, 15′), e Ya No Duermo (Don’t Sleep Anymore), di Marina Palacio (Spagna 2020, 22′).

La seconda giornata del festival, venerdì 4, prosegue nel pomeriggio, alle 16, con la masterclass di Emanuela Rossi (inizialmente prevista per lunedì 7) in videoconferenza con il critico Edoardo Peretti e la giornalista Angela Prudenzi. Al centro dell’appuntamento, il cinema della regista marchigiana, che nei mesi scorsi si è imposta con il suo esordio nel lungometraggio, Buio (Italia 2019, 98′): “un film sulla quarantena, sul confinamento in casa, che poi in un attimo, pochi mesi dopo, è diventata tragicamente attuale (…). La prima immagine di questo film è quella di una ragazza che sta soffocando, cerca la luce nell’oscurità di un interno domestico”, dichiara Emanuela Rossi nelle sue note di regia. La ragazza è Stella, diciassette anni, che vive con le due sorelle più piccole, Luce e Aria, in una casa dalle finestre sbarrate, una sorta di eterna quarantena. Ogni sera il padre rientra, si spoglia della maschera antigas e della tuta termica, porta il cibo e aggiorna le figlie con i racconti dell’Apocalisse in corso, che continua a decimare l’umanità. Ma all’interno della casa nascono conflitti, le ragazze stanno crescendo, si modificano gli equilibri. Una sera, poi, il padre non torna, e allora Stella decide di uscire per cercare cibo. Anche Buio, come gli altri film del festival, è disponibile on demand all’indirizzo online.passaggidautore.it.

www.passaggidautore.it

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Ufficio Stampa Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei

 PROGRAMMA
  • 3 dicembre

18.00 Apertura ufficiale del Festival.

18.30 Focus: Italia. Diretta streaming con la conduzione di Chiara Nicoletti. Ospiti in collegamento: Adriano Valerio, Ludovico Di Martino, Giulio Mastromauro, Magda Guidi e Mara Cerri.

  • 4 dicembre

11.30 Passeggiando con gli autori – Intrecci mediterranei. Diretta streaming in esterno. Conduce Silvia Bertocchi dal Museo di Sant’Antioco che introduce la prima parte della sezione Intrecci mediterranei. Con lei in diretta i registi: Sanja Milardović, Bastien Dubois, Ramazan Kılıç

16.00 Master class con Emanuela Rossi. Master class in videoconferenza, con la presenza di Emanuela Rossi, di Edoardo Peretti e Angela Prudenzi. Il lungometraggio “Buio” sarà disponibile in Video On Demand.

  • 5 dicembre

11.30 Passeggiando con gli autori – Intrecci mediterranei. Diretta streaming in esterno. Conduce Silvia Bertocchi dalla spiaggia di Maladroxia di Sant’Antioco che introduce la seconda parte della sezione Intrecci mediterranei. Ospiti in diretta: Kristijan Krajnčan, Meriem Mesraoua, Tomer Shushan.

18.00 Tavola rotonda “Nuovo cinema italiano”. Diretta streaming con la conduzione di Chiara Nicoletti. Edoardo Peretti e Angela Prudenzi dialogano con gli ospiti della tavola rotonda: Peter Marcias, Fulvio Risuleo, Ciro D’Emilio, Adele Tulli, Michela Occhipinti, Paola Randi, Alessandro Rak. Interviene Claudio De Pasqualis.

21.00 Videoclip – Music Video d’Autore. Diretta streaming. Chiara Nicoletti introduce Bruno Di Marino e Giusy Mandalà che condurranno l’incontro con il regista Lorenzo Vignolo e Domenico Morreale, docente universitario.

  • 6 dicembre

11.30 Passeggiando con gli autori – Sarajevo Film Festival. Diretta streaming in esterno. Silvia Bertocchi, dalla piazza De Gasperi di Sant’Antioco, introduce la sezione Sarajevo Film Festival. Ospiti in diretta: Asja Krsmanovic, del Sarajevo Film Festival, la regista Zeynep Dilan Süren e il regista Alem Šimić.

18.00 Federico Fellini, il genio del sogno. Introduzione di Chiara Nicoletti; Gianfranco Angelucci presenta i film brevi di Federico Fellini che saranno disponibili in Video On Demand.

  • 7 dicembre

11.30 Passeggiando con gli autori – Intrecci mediterranei. Diretta streaming in esterno. Conduce Silvia Bertocchi dal sito archeologico ipogeo di Sant’Antioco che introduce la terza parte della sezione Intrecci mediterranei. Ospiti in diretta: Firas Khoury, Marina Palacio, Efthimis Kosemund Sanidis.

18.00 Le serie digitali. Un futuro diventato realtà. Diretta streaming. Chiara Nicoletti introduce Giusy Mandalà che intervista Luca Vecchi di The Pills, Giacomo Spaconi, Fabrizio e Claudio Colica di Le Coliche.

  • 8 dicembre

11.30 Passeggiando con gli autori – Intrinas. Diretta streaming in esterno. Conduce Silvia Bertocchi dal lungomare di Sant’Antioco che introduce il focus sul Cinema sardo. Ospisti: Roberto Carta, Paola Cireddu, Emanuele Massa.

16.00 Master class con Claudio Noce. Master class in videoconferenza, con la presenza di Claudio Noce, di Edoardo Peretti e Angela Prudenzi. Il lungometraggio “Good morning Aman” sarà disponibile in Video On Demand.

18.00 Intrinas. Diretta streaming. Conduce Chiara Nicoletti che intervista alcuni registi sardi. Ospiti: Matteo Incollu, Alice Murgia, Giovanni Battista Origo.

19.00 Diretta di chiusura del Festival.

21.00 Concerto di chiusura con la band formata da Emanuele Contis (sax), Roberto Angelini (chitarra e voce), Ilaria Porceddu (piano e voce), Luca Carocci (chitarra e voce), Daniele Russo (batteria), Salvatore Spano (piano), Matteo Muntoni (basso).


 

Sinossi dei cortometraggi in programma



INTRECCI MEDITERRANEI


All the Fires the Fire

Di Efthimis Kosemund Sanidis, Grecia 2019, 25′
Due fratelli, colpiti da un grave lutto che ne provoca l’allontanamento reciproco, vengono ritratti, nel pieno della stagione di caccia, mentre si esercitano al tiro al bersaglio in compagnia dei rispettivi figli. Può forse il cuore di un uccello che vola nel cielo fermarsi, anche se nessun proiettile l’ha colpito? Il regista greco-tedesco costruisce un complesso e nostalgico racconto familiare osservato attraverso il filtro della caccia, ispirandosi alla vicenda biblica di Caino e Abele.

Henet Ward (Ward’s Henna Party)

Di Morad Mostafa, Egitto 2020, 22′
Halima, sudanese residente in Egitto, realizza tatuaggi e pitture con l’henné. Per lavoro si reca presso un quartiere di Giza per preparare la giovane sposa Basma nel giorno del suo matrimonio. Viene accompagnata dalla figlia Ward di sette anni, che approfitta dell’occasione per esplorare il quartiere e conoscere nuovi luoghi. La complicità iniziale tra le due donne, appartenenti a culture differenti, lascia presto il posto a crescenti tensioni e risentimenti.

The present

Di Farah Nabulsi, Palestina 2020, 24′
Nel giorno del suo anniversario di matrimonio, Yusef, accompagnato dalla figlia, si reca in Cisgiordania per comprare un regalo alla moglie. Ma questo semplice gesto di vita viene irrimediabilmente complicato dalla realtà dell’occupazione israeliana: tra soldati, strade chiuse e innumerevoli controlli ai posti di blocco, Yusef viene catapultato nella dura realtà del luogo e fare shopping per questa speciale occasione diventerà una missione quasi impossibile.

Servis (The School Bus)

Ramazan Kılıç, Turchia 2019, 14′
Nebahat è una giovane insegnante appena approdata in una scuola nel cuore di un villaggio rurale dell’Anatolia. Si rende conto che i suoi studenti faticano a raggiungere l’istituto: tra mille difficoltà, i ragazzi sono spesso costretti a ricorrere all’autostop con i trattori o con qualsiasi mezzo di fortuna riescano a trovare. Così, la giovane insegnante chiede al Ministero dell’Educazione una navetta per la sua scuola, ma senza un autista il veicolo è inutile: sarà lei a proporsi per condurre il mezzo, ma un problema inatteso sconvolgerà i suoi buoni propositi.

Grey Zone

Di Gal Sagy, Israele 2019, 10′
In un’area pedonale urbana, Neta incrocia un uomo che la tocca bruscamente e senza il suo consenso. Senza una ragione né un piano preciso in mente, la ragazza si ritrova a seguire l’uomo.

Vera

Di Laura Rubirola Sala, Spagna 2020, 17′
Vera è una cinquantenne che lavora come donna delle pulizie notturne presso alcuni uffici. Ha la grande passione per la musica classica che ama ascoltare con il suo walkman anche durante le ore di lavoro. Una notte, Vera deve occuparsi dell’ufficio di Miguel, uomo che non ha mai incontrato e che imparerà a “conoscere” con la fantasia grazie agli oggetti che tiene sulla scrivania.

Souvenir Souvenir

Di Bastien Dubois, Francia 2020, 15′
Tra indagine intimistica e inchiesta giornalistica, questo corto di animazione si concentra sulla ferita ancora aperta della guerra francese in Algeria, avvicinando la traumatica esperienza di un nonno che l’ha vissuta in prima persona e che, nonostante le frequenti sollecitazioni del nipote, non ha mai voluto ripercorrere quei drammatici momenti.

Invisível Herói (Invisible hero)

Di Cristèle Alves Meira, Portogallo 2019, 27′
Duarte, un cinquantenne non vedente, si mette alla ricerca dell’amico Leandro, un immigrato capoverdiano inspiegabilmente scomparso. Egli si appresta a cercare l’amico tra le strade del suo quartiere sotto il sole rovente, ma nessuno sembra averlo visto né ricordare Leandro. Ed ecco che, in ultimo, Duarte trova una foto dell’amico insieme a una donna davanti a una discoteca. Forse sarà in grado di aiutarlo.

Ayn Levana (White Eye)

Di Tomer Shushan, Israele 2019, 21′
Un uomo ritrova casualmente la sua bicicletta rubata; adesso appartiene a un altro. Egli tenterà di riprendere la bicicletta e, in tutti i suoi tentativi di recuperarla, lotterà anche per non perdere la sua umanità.

Á fleur de peau (Under Her Skin)

Meriem Mesraoua, Algeria-Francia 2020, 14′
Sarah sta attraversando l’adolescenza, il periodo per antonomasia più complesso e confuso della crescita umana. Sua madre e la sua famiglia, poi, interferiscono continuamente con la sua vita e le sue abitudini; quando sua madre le vieta di mangiarsi le unghie, Sarah si trova a dover sottostare a regole che non capisce del tutto. Riprendendo il controllo sui suoi movimenti, la ragazza ridefinisce lentamente il suo atteggiamento verso gli altri.

À la mer poussière (To the dusty sea)

Di Héloïse Ferlay, Francia 2020, 12′
Questo cortometraggio d’animazione, realizzato in stop motion, mette al centro i fratelli Malo e Zoé che, abbandonati a loro stessi nel cuore dell’estate, tentano il tutto per tutto per attirare l’attenzione della madre.

Potop (The Flood)

Di Kristijan Krajnčan, Slovenia 2019, 15′
Un padre, assente per molto tempo, e il figlio si ritrovano e intraprendono insieme un viaggio di riconciliazione che li condurrà al loro vecchio rifugio di montagna. Il figlio è diviso tra il desiderio di compiacere il genitore ritrovato e sentimenti di ribellione a ciò che, frutto di una ristrettezza di vedute ereditata dal passato, inibisce la libertà di agire. Durante una bella giornata di sole, il padre prevede l’arrivo della pioggia; così, i due si adoperano per fronteggiare insieme la minacciosa tempesta in agguato. Krajnčan si concentra su un tema universale qual è il rapporto con gli antenati, lasciando largo spazio alla performance attoriale e alla bellezza del paesaggio naturale, resi con un linguaggio che punta all’astrazione.

Sukar

Di Ilias El Faris, Francia-Marocco 2019, 10′
Marocco, una spiaggia di Casablanca. Sullo sfondo, il desiderio che due adolescenti provano l’uno per l’altra cresce ma con estrema discrezione. Adulti e bambini sorvegliano. Una rissa che scoppia improvvisa crea l’occasione per un diversivo.

Ijrain Maradona (Maradona’s legs)

Firas Khoury, Germania-Palestina 2019, 23′
Palestina, 1990. È in corso il campionato mondiale di calcio e Rafat e Fadel, di 11 e 7 anni, sono alla disperata ricerca della figurina mancante del loro album – “le gambe di Maradona” – che consentirà loro di vincere in premio una Atari. Riusciranno a superare gli ostacoli e portare a termine la missione?

Le Départ (The Departure)

Di Saïd Hamich Benlarbi, Francia-Marocco 2020, 25′
Marocco, estate 2004. Adil, 11 anni, trascorre le sue giornate serenamente, giocando con la sua compagnia di amici e aspettando con ansia i prossimi giochi olimpici ai quali parteciperà il suo idolo, il corridore Hicham El Guerrouj. L’arrivo del padre e del fratello maggiore, rientrati dalla Francia per qualche giorno, lo segnerà per sempre.

Ništa ja tebi ne govorim, samo kažem (I’m Not Telling You Anything, Just Sayin’)

Di Sanja Milardović, Croazia-Francia 2020, 18′
La trentenne Zrinka ritorna presso la sua città natale per qualche tempo, alla ricerca di alcune locations dove girare il suo nuovo film. Durante il soggiorno presso la casa della madre Tanja, si rende conto che la donna ha un comportamento strano e decide così di portarla con sé durante le sue ricerche in modo da passare più tempo insieme. La madre e la figlia si riavvicineranno davvero solo quando Tanja riuscirà a esprimere il suo dolore.

Forastera (Foreigner)

Di Lucía Aleñar Iglesias, Spagna 2020, 19′
Antonia trascorre l’estate a Maiorca, dove scopre un’inaspettata somiglianza con la nonna defunta, rimanendone fortemente affascinata. Si rende conto, inoltre, di avere un misterioso potere sul nonno vedovo. Non riesce a resistere al fascino del travestimento: ma non è chiaro chi abiti veramente chi.

Irréprochable (Flawless)

Di Nathan Franck, Francia 2019, 15′
Samuel et Agnès si ritrovano chiusi in un ascensore subito dopo il tentato furto del primo ai danni della seconda. All’interno di questo spazio chiuso nel quale sono bloccati insieme, aggressore e vittima iniziano un confronto che, in ultimo, svelerà la verità dietro le maschere.

Olla

Di Ariane Labed, Francia 2019, 28′
Olla, una giovane donna proveniente dall’Europa orientale, risponde ad un annuncio su un sito di incontri per donne dell’Est. Si trasferisce da Pierre, che vive in periferia con la vecchia madre. Niente andrà come previsto.

Noor (Nour)

Di Rim Nakhli, Tunisia 2020, 15′
Nour e Adem partono insieme alla ricerca del padre che non vedono da molto tempo. I due attraversano la città ma, giunti sul luogo dell’appuntamento, il padre non arriva.

I am afraid to forget your face

Di Sameh Alaa, Egitto-Francia 2020, 15′
Dopo 82 giorni passati lontano dalla sua amata, Adam è pronto a tutto pur di affrontare la distanza che li separa. Palma d’oro del Cortometraggio al Festival di Cannes 2020.

Je serais parmi les amandiers (Among the almond trees)

Di Marie Le Floc’h, Francia 2019, 21′
Domani Maysan ha un appuntamento amministrativo molto importante per la sua famiglia. Ma Iyad, suo marito, ha una domanda che lei non è pronta a sentire.

Ascenso (Ascent)

Di Juanjo Giménez Peña, Spagna 2020, 15′
Il calcio raccontato in pochi minuti. Il regista spagnolo – Palma d’oro a Cannes nel 2016 con il corto Timecode – racchiude nel tempo del cortometraggio tutto quello che c’è da sapere, o quasi, su questo sport. Il film rappresenta la versione “distillata” di un’idea di lungometraggio – scritta ma mai realizzata – che egli ebbe alcuni anni fa, in cui il tempo del film avrebbe dovuto coincidere con quello di un’intera partita di calcio.

Ya No Duermo (Don’t Sleep Anymore)

Di Marina Palacio, Spagna 2020, 22′
Miguel e suo zio Kechus vogliono fare un film insieme sul mondo dei vampiri. Il cortometraggio esplora il particolare rapporto che si instaura tra zio e nipote, alternando fantasia e realtà.


FOCUS ITALIA: CINEMA ITALIANO CONTEMPORANEO

 

Il vento sotto i piedi (The wind under the feet)

Di Kassim Yassin Saleh, Italia 2020, 15′
La storia di Monsieur David – tra i rappresentanti più noti del cosiddetto “Teatro del Piede” – è quella di un artista che ha il potere di creare visioni fantasmagoriche di piedi in movimento. Il film racconta la storia di un mestiere particolare, intriso di mistero e poesia, che porta gli spettatori ad assistere, dall’alba fino a tarda sera, alle incredibili magie del fantasista. Il cortometraggio rappresenta un viaggio nell’intimità del protagonista, trascinando lo spettatore in una realtà meravigliosa dove a dominare sono la libertà di espressione, l’arte e l’amore.

Inverno (Timo’s winter)

Di Giulio Mastromauro, Italia 2020, 15′
Timo, il più piccolo di una comunità greca di giostrai, si trova ad affrontare insieme ai suoi cari l’inverno più duro, facendo la conoscenza precoce della sofferenza: alle difficoltà legate alla stagione morta del lavoro si aggiunge la grave malattia della madre. Vincitore del Premio David di Donatello per il miglior cortometraggio 2020.

No, I Don’t Want to Dance!

Di Andrea Vinciguerra, Italia-Gran Bretagna 2019, 3′
In questi tempi bui, si potrebbe credere che ogni pericolo sia stato identificato, ma nessuno ha mai preso in considerazione quanto possa essere pericolosa la danza. Il cortometraggio – in stop motion – è strutturato come successione di bizzarre vignette animate, nelle quali gli sfortunati personaggi, catapultati in situazioni difficili o di pericolo, sembrano affrontare tutto danzando e imitandosi a vicenda senza riuscire ad aiutarsi o a risolvere i loro problemi.

Sogni al campo

Di Magda Guidi, Mara Cerri, Italia-Francia 2020, 9′
Un ragazzo cerca il suo gatto lungo un fiume, ma non lo trova. In punto di morte, l’animale si è allontanato da tutto per trovare la sua intimità. Il bambino arriva alle porte del tempo, un luogo dove i morti spariscono e i vivi li lasciano andare; ha paura, penetra in una foresta di simboli e ricordi; nel frattempo cresce. Le sue illusioni infantili si dissolvono fino a fondersi col paesaggio. Le registe e illustratrici Guidi/Cerri realizzano un delicato film di animazione i cui fotogrammi sono stati pensati e dipinti a mano uno per uno.

Solitaire

Di Edoardo Natoli, Italia 2020, 11′
Renaud ha 85 anni, vive a Parigi con la sua fidata sedia a rotelle/badante. È solitario e abitudinario, serenamente bloccato da anni all’ultimo piano di un palazzo di Montmartre. In casa ha tutto quello che gli serve; costruisce giocattoli e riceve in cambio il cibo e il suo solito giornale. Ma se arrivasse all’improvviso una nuova dirimpettaia – la coetanea Pauline, anch’ella bloccata sulla sedia a rotelle – a scombussolare la sua routine e, forse, la sua vita intera? Il cortometraggio è stato realizzato durante i mesi di lockdown facendo uso di quei pochi oggetti che il regista aveva in casa organizzati secondo un “artigianale” stop motion.

Le mosche (The Flies)

Di Edgardo Pistone, Italia 2020, 15′
Il cortometraggio racconta le avventure di un gruppo di ragazzi abbandonati a loro stessi, mentre la vita, tranquilla solo in apparenza, scorre indisturbata. Lasciati in balia dei demoni della crescita, della fantasia e di una pericolosa tracotanza, i ragazzi, come mosche che ronzano dal marciume alla seta, si trascineranno verso un drammatico epilogo.

Bataclan

Di Emanuele Aldrovandi, Italia 2020, 15′
Una ragazza francese si reca in commissariato per denunciare il fratello Jamil, coinvolto nell’organizzazione degli imminenti attentati allo Stade de France e al Bataclan, ma l’atteggiamento della poliziotta non è quello che lei si aspetta. Partendo da un fatto di cronaca che ha segnato in modo indelebile la storia recente, le due protagoniste conducono lo spettatore all’interno di una riflessione sui fondamenti stessi della nostra società. Premio Rai Cinema alla Festa del Cinema di Roma 2020.

Being My Mom

Di Jasmine Trinca, Italia 2020, 12′
In una torrida giornata d’estate, in una Roma deserta, una madre e una figlia camminano senza sosta, trascinando con loro una grande valigia. Si cercano, si sfuggono, sembrano ribaltare continuamente i propri ruoli naturali. Finché, in un solo gesto, si svela davanti a loro l’epifania inaspettata dell’amore che le lega. Trinca, attraverso una passeggiata metaforica che segna il suo esordio alla regia, esplora i meandri luminosi e oscuri di ogni maternità e figliolanza.

En rang par deux (Un incontro con Aliou e Afif)

Di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Mancini, Italia 2020, 7′
L’idea del film nasce dall’incontro con due ragazzi africani che vivono a Roma, ed è basata sulla loro musica. Tra intervista e videoclip musicale, in questo corto di animazione Afif, di origine tunisina, e Aliou, di origine senegalese, raccontano le loro storie tanto diverse; dell’amicizia, dell’Italia e del valore fondamentale del suonare insieme.

J’ador

Di Simone Bozzelli, Italia 2020, 16′
Roma. Claudio ha quindici anni e qualcuno gli sta scrivendo in fronte “J’ador” perché profuma come una femminuccia. È Lauro, il leader diciottenne di un gruppo di ragazzi che dicono di essere fascisti e si danno un gran da fare per un partito di estrema destra. Claudio vuole andare con loro alla “cena” in sezione, ma a questa si può accedere solo se si fa parte del gruppo, e le femminucce non entrano. Se vuole ottenere ciò che desidera, in un pomeriggio, Claudio deve perdere il suo profumo da ragazzino e imparare a odorare come un vero uomo.

Les Aigles de Carthage (The Eagles Of Carthage)

Di Adriano Valerio, Italia 2020, 19′
14 Febbraio 2004, Stadio Olympico di Radès, Tunisia. L’intera nazione tifa per la vittoria delle Eagles of Carthage contro il Marocco, nella finale per la Coppa Africana. Dopo diverse sconfitte si trovano a un solo passo dalla gloria. Quindici anni dopo la partita, i tunisini sentono ancora le emozioni del giorno che toccò così profondamente la storia del loro Paese.

Siderea

Di Elisa Bonandin, Fiorella Cecchini, Isabel Matta, Carlotta Vacchetti, Italia 2020, 7′
Una ragazza vive chiusa in una casa circondata da un’alta siepe. Quando il vento trasporta sul suo balcone foglie secche, gusci vuoti, petali sfioriti e altri piccoli frammenti dal bosco, Sidérea li raccoglie per conservarli e ammirarne la bellezza. Sarà il vento a costringerla accidentalmente a uscire di casa, avventurarsi oltre la siepe e incontrare infine la natura e se stessa.

The Recycling Man

Di Carlo Ballauri, Italia 2020, 14′
In un quartiere suburbano affollato ma solitario, Jacob, un ragazzo immobilizzato su una sedia a rotelle, combatte la noia spiando i suoi vicini dall’altra parte del cortile. Sarah, una ragazza sua coetanea, lo vede e lo saluta. La nuova amicizia viene improvvisamente interrotta quando un uomo minaccioso si avvicina alla ragazza e la attacca con un cacciavite. Jacob, anche se è bloccato sulla sedia, farà di tutto per aiutarla. Ma il ragazzo sta davvero assistendo a un omicidio?

Spera Teresa

Di Damiano Giacomelli, Italia 2019, 15′
Teresa è una giovane cantante disabile, determinata a diventare qualcuno nel mondo della musica tradizionale italiana, nonostante le difficoltà legate alla sua condizione fisica, al contesto postsismico e agli improbabili aiutanti di cui si circonda. Il cortometraggio è stato girato – in stile mockumentary – in un quartiere sorto attorno a un’area container dopo il terremoto del centro Italia del 2016.

Pipinara

Di Ludovico Di Martino, Italia 2017, 15’
Anni Settanta. Un gruppo di ragazzi delle borgate romane si confronta ogni giorno con la noia, lo squallore e la miseria. Abituati a vivere in un mondo in cui non esistono punti di riferimento, si procurano da vivere rubando. Domenico, convinto da un amico, decide di prostituirsi, ma nel momento decisivo non riesce a concedersi all’uomo, che i suoi amici finiscono con l’uccidere a pugni e calci. L’uomo è Pier Paolo Pasolini. Rivisitazione di una delle pagine più tragiche della cronaca nera italiana, narrata però dal punto di vista degli assassini, appartenenti proprio a quella borgata che l’intellettuale tanto aveva amato e difeso nelle sue opere.

INTRINAS – VETRINA SARDEGNA

 

Lasciami andare

Di Roberto Carta, Italia 2020, 16′
Venanzio, giovane che sogna di entrare in una banda criminale locale, viene incaricato di provvedere alle necessità di Antonello, latitante segregato in un vecchio ovile in Barbagia, in Sardegna. Venanzio spera in questo modo di diventare un bandito temuto e rispettato come lui. Ma qualcosa va storto: Antonello, a causa dell’isolamento, perde la testa, pensa di essere in contatto con gli alieni e una notte scappa dall’ovile.

S’Espropriu (Espropriation)

Di Emanuele Massa, Italia 2020, 15′
Ritratto del degrado di un’area intorno a un’inaccessibile base militare collocata in Sardegna.


Issa (Her)

Di Stefano Cau, Italia 2019, 12′
Un piccolo paese della campagna sarda sta morendo; qui non nasce un bambino da anni. Un uomo che non si rassegna a questo destino, installa degli altoparlanti che riproducono il suono di cose estinte. Il paese è abitato da una dozzina di anziani e una sola ragazza incinta, che rappresenta la loro unica speranza di ricominciare. Lei però, animata dal desiderio di vedere il mondo, un giorno tenta di scappare via dal paese, ma è costretta a fermarsi in piena campagna a causa dei sopraggiunti dolori del travaglio. Gli anziani, allora, accorreranno per aiutarla a partorire, ritrovandosi coinvolti in una sorta di rito di fertilità.

L’Uomo del Mercato (The Market Man)

Di Paola Cireddu, Italia 2019, 20′
Mario raccoglie le cassette del mercato ortofrutticolo per rivenderle a pochi centesimi. Le trasporta sulla schiena, a decine per volta, ben legate tra loro con una corda. Il lavoro scarseggia e la ricerca delle cassette a piedi si fa sempre più ardua; al contrario, i suoi colleghi sono tutti motorizzati. Mentre porta avanti, sempre con enormi difficoltà, il suo alienante percorso, Mario sogna di ricevere da qualche benefattore una Apixedda usata. Tra gli atti intimidatori del vicino e la generosità del piccolo boss del quartiere, troverà – forse – il modo di riscattarsi.

Maria – A chent’annos

Di Giovanni Battista Origo, Italia 2019, 20′
All’alba dell’armistizio del 1943, i due soldati Sante Bacci e Nicola Caputo vengono dimenticati dall’esercito italiano sulle coste della Sardegna. I collegamenti radio risultano proibitivi e Sante non riesce a ricevere aiuto per la febbre che sta uccidendo il suo compagno. Sarà Maria, una giovane del luogo, a soccorrere Nicola portandolo a casa sua e affidandolo alle arcane cure delle donne della sua famiglia. La Storia avvicinerà così due mondi distanti che, incontrandosi, delineeranno speranze e incertezze di un futuro tutto da creare.

Valerio

Di Gianni Cesaraccio, Italia 2018, 14′
Valerio vive di espedienti, sotterfugi; è estraneo al figlio e alla famiglia rimastagli. Ma quando scopre che è il compleanno della nipote, farle un bel regalo sembra la sua unica aspirazione.

Margherita

Di Alice Murgia, Italia 2020, 21′
Margherita ha sedici anni e quest’estate farà sesso con il bagnino, per il quale ha una cotta da un paio di anni. Realizzerà che non è affatto come lo descrivevano le amiche, le commedie romantiche o, perfino, i porno. Il film indaga l’educazione sessuale e le scottature di quest’adolescente nell’estate del Sud Sardegna.

Male Fadàu

Di Matteo Incollu, Italia 202020′
Baunei, 1942. Male Fadàu è Padoreddu, il matto del villaggio. Una notte ruba una radio da un aereo da guerra tedesco, precipitato tra le montagne. Ma una misteriosa e inquietante voce emerge dalla radio e dal passato, e incomincia a perseguitarlo.


SARAJEVO FILM FESTIVAL (SFF)

 

Mamaville

Di Irmak Karasu, Turchia 2020, 20′
Il film si concentra sulla quindicenne Ferah e sulle sue vacanze d’estate trascorse presso la casa al mare della nonna teledipendente in una piccola cittadina portuale. Per Ferah arriverà il momento di fare le sue prime esperienze sessuali ardentemente desiderate: il vento estivo soffia sempre più forte nella piccola città di mare e nei pensieri agitati dell’adolescente.

Sta Vimata Tis (In Her Steps)

Di Anastasia Kratidi, Grecia 2020, 25′
Lena, mentre si trova in un programma di reinserimento, trova un lavoro che le dà accesso al carcere rurale per minori dove suo figlio sta scontando la sua pena. L’ultima volta che si sono visti aveva solo cinque anni.

Angina pectoris

Di Filip Mojzeš, Croazia 2020, 18′
La vita di Zoran scorre liscia in un mondo fatto di frequentazioni della buona società, soddisfazioni professionali e rapporti familiari solidi. Sembrerebbe un uomo realizzato, fino al giorno in cui la sua reazione avventata a una morte inaspettata lo metterà bruscamente di fronte alla sua indifferenza.

B4

Di Alen Šimić, Bosnia-Erzegovina 2020, 13′
All’inaugurazione della targa commemorativa posizionata là dove furono uccisi i suoi genitori, il regista incontra l’uomo che gli salvò la vita quella stessa notte di 26 anni prima.

Büyük İstanbul depresyonu (The Great Istanbul Depression)

Di Zeynep Dilan Süren, Turchia-Giappone 2020, 20′
Didem e Ayşe, laureati entrambi all’università, non riescono a trovare un impiego per guadagnarsi da vivere, né riescono a dedicarsi alle loro passioni, la scrittura per il primo e il disegno per il secondo. Si trovano ai margini della metropoli, incastrati tra grattacieli in vertiginoso aumento ed edifici fatiscenti.


FEDERICO FELLINI: IL GENIO DEL SOGNO

 

Agenzia matrimoniale (tratto da Un amore in città)

Di Federico Fellini, Italia 1953, 16′
L’episodio narra le conseguenze di una finzione messa in atto da un giornalista, che si propone come scapolo in cerca di moglie e incontra un’ingenua ragazza di paese che sogna di trovare fortuna.

Toby Dammit (tratto da Tre passi nel delirio)

Di Federico Fellini, Francia-Italia 1968, 43′
Toby Dammit è un attore inglese alcolizzato che arriva a Roma per interpretare il primo western “cattolico” in cambio di una Ferrari. Circondato da giornalisti e produttori, feste e sfilate, stufo di tutto e sempre ubriaco, dice in TV di credere solo al Diavolo. E ogni tanto vede una bambina che gli lancia una strana palla: solo allora l’attore sembra destarsi dalla sua indifferenza al mondo.

Il miracolo (tratto da L’amore)

Di Roberto Rossellini, Italia 1948, 42′
Rossellini racconta in questo secondo episodio de L’amore la storia di Nannina (Anna Magnani), pastorella considerata debole di mente dalla gente del paese, che conduce la sua vita lontana da tutti, occupandosi delle capre e dei bambini dei contadini. Un giorno, sulle pendici della penisola sorrentina, la donna incontra un pastore biondo e barbuto (Federico Fellini) e si convince che sia San Giuseppe. Approfittando del vino bevuto dalla donna, il vagabondo abusa di lei e la mette incinta mentre dorme. Al risveglio Nannina non trova più nessuno accanto a sé, fatto che accresce in lei la sensazione del “miracolo”. Si renderà conto di essere incinta solo dopo, ritenendo di essere stata graziata dal Signore e così diventando lo zimbello del paese.

Il lungo viaggio (Dolgoe putescestvie)

Di Andrej Khrzhanovskij, Russia 1997, 21′
Da un’idea e una sceneggiatura di Tonino Guerra, che presta anche la sua voce di commento alle immagini, e diretto da Andrej Khrzhanovskij, uno dei più affermati registi dell’animazione russa, Dolgoe putescestvie raccoglie in pochi minuti le figure tratte dalle centinaia di ritratti, schizzi, bozzetti, che il maestro Fellini aveva l’abitudine di disegnare durante la fase di preparazione delle sue opere, sul set, o magari sul tovagliolo di carta di un ristorante dopo aver notato un volto che lo aveva colpito. Le figure oniriche protagoniste dell’animazione, provengono direttamente da quell’inconscio nel quale Fellini diceva di avventurarsi meravigliosamente e dal quale tirava fuori i soggetti dei suoi film.

Oh, che pel paesaggio! (Campari)

Di Federico Fellini, Italia 1984, 1′
Lo spot è ambientato nello scompartimento di un treno e si sofferma su due passeggeri: un uomo e una donna dell’alta borghesia. Fuori dal finestrino si susseguono intanto diversi paesaggi, da quello montano a immagini del deserto: è la donna, insoddisfatta e annoiata, a cambiare continuamente lo scenario esterno con un telecomando. Alla fine, la donna ferma l’immagine sulla Piazza dei Miracoli di Pisa e al centro dell’ingresso del Duomo appare la bottiglia rossa di Campari. Nello stesso istante, entra nel vagone del treno una cameriera che porta ai due viaggiatori la bottiglia di Campari con due bicchieri per brindare.

Rigatoni: Alta Società (Barilla)

Di Federico Fellini, Italia 1985, 1′
Lo spot vede protagonista una coppia d’amanti a cena in un ristorante molto elegante. Al momento delle ordinazioni si avvicinano alcuni camerieri e il maître, che consiglia alla coppia raffinati piatti della cucina francese. Durante la lettura del menù i due sembrano più interessati a scambiarsi sguardi ammiccanti quando improvvisamente la donna ordina rigatoni italiani, provocando la sorpresa di tutti.

Il sogno (Banca di Roma)

Di Federico Fellini, Italia 1992, 6′
Ultimo lavoro del maestro, concluso poco prima della sua scomparsa nel 1993, lo spot è suddiviso in tre episodi i quali hanno tutti come protagonista l’attore Paolo Villaggio. Nel primo, caratterizzato da un’atmosfera cupa, il protagonista fa un sogno in cui tornano a vivere i suoi timori di adolescente: la bella vicina di casa olandese irraggiungibile e un leone che piange.
Nel secondo spot, il sogno vede Villaggio al volante di una macchina all’interno di una galleria che inizia a crollare a pezzi bloccando la via d’uscita. Infine, il terzo spot/sogno vede il protagonista in un grande campo di grano, mentre sta pranzando beatamente con una bella ragazza (Anna Falchi). Ma la tranquillità è apparente, poiché sta per sopraggiungere un treno all’improvviso.

MASTERCLASS

 

Good Morning, Aman

Di Claudio Noce, Italia 2009, 105′
Aman, ventenne di origine Somala, vive a Roma da quando aveva quattro anni. Teodoro è un ex pugile romano quarantenne, intrappolato nel passato e nelle sue colpe da espiare. Da tempo Aman e il suo amico Said hanno scoperto un luogo dove far sprofondare sogni, speranze e illusioni: sui terrazzi dell’Esquilino, dall’alto dei tetti, si sentono più simili al fiume di gente che si muove freneticamente lungo le vie della città. Dopo la partenza dell’amico Said, Aman si sente ancora più solo; è allora che, su uno dei terrazzi, una notte appare Teodoro. Nonostante la reciproca diversità, i due si legheranno in modo indissolubile: Aman diventerà presto indispensabile per Teodoro nella ricerca della sua moralità, accompagnandolo nel suo passato; mentre Teodoro insegnerà al ragazzo che la solitudine può essere un trampolino per conoscere la vita. Entrambi, pur con esiti opposti, troveranno la forza di dare una svolta decisiva alle rispettive esistenze.

Buio

Di Emanuela Rossi, Italia 2019, 98′
La diciassettenne Stella vive con le due sorelle più piccole, Luce ed Aria, in una casa dalle finestre sbarrate dove il tempo sembra essersi fermato. Ogni sera il padre rientra dopo essere andato in cerca di cibo; si spoglia della maschera antigas e della tuta termica, indispensabili per affrontare il mondo esterno colpito da un’eruzione solare, e aggiorna le figlie con i racconti di un’Apocalisse ancora in corso, che continua a decimare l’umanità. Una sera, però, l’uomo non torna: Stella, così, decide di uscire per cercare del cibo, affrontando il mondo che, per le donne in genere, sembra essere proibito.

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