A partire da quest’estate, il numero di visitatori a Cala Luna sarà limitato per preservare una delle spiagge più amate del Mediterraneo.
Cala Luna, gioiello del Golfo di Orosei e una delle spiagge più incantevoli del Mediterraneo, adotterà da questo giugno una politica di numero chiuso per gestire il flusso dei visitatori. I Comuni di Dorgali e Baunei, che condividono la gestione di questa fascia di sabbia lunga 800 metri, hanno deciso di introdurre un limite agli accessi per rispondere all’assalto di turisti nei mesi estivi.
La decisione segue un’idea già proposta lo scorso anno e rinviata al 2024, ma ora, con l’approvazione delle amministrazioni locali, si passerà all’azione. Le autorità hanno già iniziato a collaborare con gli operatori turistici, la Capitaneria di porto, la Forestale, la Questura e la Prefettura di Nuoro, nonché la Confcommercio, per discutere i dettagli di questa nuova regolamentazione, che include ticket ecologici, vigilanza e turnazione degli sbarchi.
L’obiettivo di questa misura è doppio: da un lato proteggere l’ambiente naturale di Cala Luna e garantire la sicurezza dei bagnanti, dall’altro tutelare le imprese di trasporto marittimo che portano turisti nella zona. Angela Testone, sindaca di Dorgali, sottolinea l’unanimità nella decisione del numero chiuso e l’importanza di una gestione unitaria che coinvolga tutti i trasportatori marittimi del Golfo di Orosei.
Anche Stefano Monni, sindaco di Baunei, conferma l’importanza del contingentamento, che già esiste per altre calette famose della zona come Cala Mariolu, Cala Biriala, Cala dei Gabbiani e Cala Goloritzè. Monni propone un limite di mille persone per Cala Luna, considerato un numero gestibile per mantenere la qualità dell’esperienza turistica senza sovraccaricare l’ambiente naturale.
I dettagli del regolamento sono ancora in fase di definizione e verranno sottoposti agli operatori turistici prima dell’approvazione finale. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso una gestione più sostenibile del turismo in una delle aree più belle e fragili d’Italia.