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Tra i primi conservatori in Italia ad adottare l’attività didattica a distanza il Canepa passa ora alla sperimentazione di una nuova piattaforma pensata appositamente per l’insegnamento della musica.

Il Canepa di Sassari è stato uno dei primi conservatori italiani a rendere operative le indicazioni contenute nel DPCM del 4 marzo in seguito all’emergenza Coronavirus.

Lezioni quotidiane in videoconferenza ma anche sperimentazione di metodologie alternative che possano garantire al meglio l’attività didattica a distanza.“In questo momento dobbiamo restare uniti -dice il direttore Mariano Meloni- nel fronteggiare questa emergenza epidemica e scongiurare i rischi di contagio ma il nostro compito è anche quello di garantire al meglio la prosecuzione delle attività didattiche. Per questo oltre che con i mezzi suggeriti dal ministero molti insegnanti utilizzano anche altri validi ed efficaci strumenti didattici. Ogni docente si sta prodigando con grande impegno ma le problematiche da risolvere sono numerose soprattutto per le discipline di musica d’insieme, che partono dal duo fino all’orchestra e al coro. Sono sicuro che tutti insieme riusciremo a superare l’emergenza e una volta ristabilita la normalità sogno di vedere le sale da concerto, i teatri e i luoghi dove si fa musica di nuovo pieni di gente di tutte le età che ha voglia di ritrovare contatti umani, messaggi ed emozioni che solo la musica da vivo può trasmettere”.

Attualmente una delle due piattaforme indicate dal ministero e resa disponibile gratuitamente da Google, per l’emergenza Corona-virus fino al 2 luglio è Meets Hangouts della G Suite. Nelle lezioni il docente e i vari allievi possono vedersi e sentirsi fra di loro ed è possibile inoltre mostrare finestre selezionate nel proprio pc contenenti presentazioni in Power Point, testi, file pdf, immagini in vario formato, filmati, pagine web.“E’ stato importante partire subito con la didattica a distanza -dice Filippo d’Angelo rappresentante della consulta degli studenti – Il Canepa è stato tra i primi 8 in Italia ad adottarla ma niente può sostituire il lavoro fatto in classe con il proprio insegnante. Noi ce la mettiamo tutta ma siamo comunque preoccupati oltre che per le lezioni anche per lo svolgimento degli esami che prevedono una parte esecutiva in cui siamo chiamati a suonare e per l’esame di diversi strumenti è necessario avere un accompagnamento. Ci domandiamo cosa accadrà e come potremo fare gli esami se verranno prorogate le prescrizione sulla distanza sociale in seguito all’emergenza Coronavirus”.

Le modalità di insegnamento offerte dalle piattaforme ministeriali mal si coniugano con la specificità delle discipline musicali. In questo senso gli studenti dei conservatori e degli istituti musicali sono probabilmente i più danneggiati nel contesto di quest’emergenza. “Oltre le attività didattiche sono sospese anche le prove per i concerti -spiega il Presidente Ivano Iai e le esibizioni programmate all’interno di un ricco programma per il quale abbiamo lavorato a lungo e confidiamo di poter comunque realizzare più avanti. Vogliamo trovare soluzioni proprio per non disperdere quanto fatto e ultimare gli impegni presi. Tutti speriamo di poter ritornare al più presto alla normalità ma è ormai palese che i tempi della ripresa sanitaria e, quindi, del ritorno alle attività accademiche in sicurezza non saranno brevi. La politica dei piccoli step in questo momento non ci aiuta a risolvere l’emergenza. Per questo lo scorso 8 aprile anticipando di qualche giorno l’ultimo Dpcm il Conservatorio Canepa ha pubblicato un nuovo provvedimento con cui proroga al 4 maggio l’efficacia delle disposizioni contenute nei Dpcm del 1° aprile e seguenti. All’interno di questo periodo avremo tempo per migliorare la qualità delle lezioni confidando nell’applicazione di una piattaformapensata appositamente per l’insegnamento delle discipline musicali a distanza che consentirà di riprendere anche le lezioni di strumento e musica d’insieme. Stiamo lavorando inoltre per predisporre le misure necessarie a favorire lo svolgimento degli esami di profitto e finali e rassicurare così gli studenti che non devono sentirsi abbandonati”.

La musica non si ferma: Il quartetto Koeso suona da casa in ensemble.

Alcuni gruppi musicali formati da allievi del conservatorio hanno cercato di portare avanti le prove di musica d’insieme lavorando su varie piattaforme. Tra questi il quartetto Koeso: Fiorenza Nieddu e Roberta Dore (violino) Sergio Lambroni (viola), Paolo Tedde (violoncello)che ha pubblicato nei giorni scorsi un eloquente video su Facebook in cui vien fuori come la voglia di fare e un buon uso della tecnologia possono risolvere in parte le problematiche create dall’emergenza coronavirus. Gli strumentisti suonano in ensemble, ognuno a casa sua, dentro la classica schermata della “videochiamata di gruppo” divisa in quattro finestre. “Ci mancano le prove, studiare e suonare insieme -si legge nel post- il nostro #iosuonodacasanasce più che altro da questa esigenza. Avremmo dovuto tenere un concerto in questi giorni, uno dei nostri primi passi artistici importanti, un concerto al Teatro Verdi di Sassari all’interno della stagione “I grandi interpreti della musica” con musiche di Shostakovich e Rachmaninoff. Abbiamo invece scelto di inserire in questo video un frammento del quartetto “Imperatore” di Haydn, che avevamo iniziato a studiare quest’anno sotto l’amorevole guida della nostra professoressa Biancamaria Rapaccini (eh, i progetti erano tanti!), per darvi un contributo più spontaneo e allegro in questo periodo di emergenza. Con la speranza di riprendere al più presto con lo stesso sorriso di prima”. https://www.facebook.com/100000035300270/posts/3110048669006279/

18-04-2020

La Redazione.

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