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Gent.mo Commissario, pur comprendendo i Suoi impegni legati all’emergenza in atto, questo però non giustifica il fatto che davanti ad una serie di precise richieste e segnalazioni a firma del sottoscritto, l’azienda da Lei diretta si limiti a liquidare ogni faccenda con una serie di smentite da parte dell’ufficio stampa, rispetto alle quali ed onestamente non se ne comprendono i motivi, tendono a minimizzare i fatti ed in taluni casi smentire ciò che i testimoni – Medici, Infermieri, Oss, Tecnici ed Ausiliari – ci raccontano e sono in prima linea per combattere il coronavirus.
Cito solo l’ultimo caso occorso pochi giorni fa nell’unità operativa di Geriatria e Gastroenterologia, dove, sempre attraverso il vostro ufficio stampa, fate passare ciò che è realmente accaduto come un’invenzione di chi quotidianamente indossa una divisa, per cui Le suggerisco di accertarsi al meglio su quanto accade in ospedale, poiché la paziente non è deceduta in malattie infettive ma nell’unità operativa di geriatria e gastroenterologia; i ricoveri non sono stati sospesi, tant’è che dopo il decesso e fino alla giornata di ieri (lunedì 13) sono stati inseriti dal PS ben quattro ricoveri; la sanificazione è stata eseguita sommariamente e non in tutto il reparto, tra l’altro dopo la nostra protesta sulla stampa.
Potrei continuare con altri episodi, ma per brevità mi limito solo a considerare un aspetto non di poco conto, che possiamo tradurre ed interpretare col fatto che il cambio di guardia avvenuto di recente, non sembra e non appare in discontinuità rispetto ad un gestione dell’emergenza che, a nostro avviso, avrebbe meritato un vero e fattivo coinvolgimento in termini partecipativi degli attori principali della vicenda e chi li rappresenta.
Per cui e per concludere, facendo anche seguito alle comunicazioni precedenti, La invito e La sollecito all’ascolto e soprattutto ad avviare e condividere regole certe e relazioni sindacali esigibili, attraverso le quali confrontarci e decidere insieme le strategie organizzative e, sarebbe anche ora, dare applicazione agli istituiti contrattuali incentivanti da destinare a tutte quelle donne e uomini che si stanno facendo un “mazzo tanto” per fronteggiare l’emergenza e prendersi cura dei cittadini e talvolta, purtroppo, anche dei nostri colleghi.
Dalla cisl fpi di Sassari
14-04-2020
La Redazione
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