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Un viaggio tra biodiversità, cultura del cibo e turismo sostenibile nel cuore della Barbagia

Fausto Farinelli

SEULO, 9 Di c. 2023 – Nella splendida cornice del comune di Seulo, si è svolta la seconda giornata di “Procargius”, un evento che celebra la cultura gastronomica sarda con un focus speciale sulla razza suina sarda. La manifestazione ha visto la partecipazione di Raimondo Mandis di Slow Food Sardegna, il sindaco Enrico Murgia, e numerosi produttori e tecnici locali.

Raimondo Mandis ha illustrato l’importanza del riconoscimento di Slow Food per l’allevamento del suino di razza sarda. Questo presidio, primo del suo genere in Sardegna, mira a salvaguardare una razza autoctona resiliente e adattabile alle condizioni ambientali locali. La razza suina sarda è notevole per le sue qualità rustiche e una carne di squisita qualità, risultato di un’alimentazione naturale e di un allevamento semi-brado.

Il sindaco Enrico Murgia ha sottolineato l’orgoglio della comunità di Seulo per essere diventata il primo Presidio Slow Food in Sardegna. Ha anche affrontato temi di equità di genere e solidarietà comunitaria, riflettendo sulla necessità di rispetto reciproco e di promozione di un turismo sostenibile e consapevole.

Altri partecipanti, tra cui Antonio Moi e Roberto Boe, hanno evidenziato l’importanza di lavorare insieme per promuovere la biodiversità e la qualità dei prodotti locali. Moi ha espresso la necessità di supporto e servizi adeguati per gli allevatori, in particolare in aree marginali come Seulo. Ha inoltre sottolineato l’importanza del rispetto delle tradizioni, come l’osservazione delle fasi lunari nella macellazione, pur adottando pratiche moderne e sostenibili.

Roberto Boe, tecnico agronomo, ha discusso l’importanza dell’alimentazione degli animali e di strategie collaborative per ridurre i costi e incrementare la sostenibilità. Ha anche evidenziato come i prodotti locali, legati al territorio e alle sue particolarità, possano essere un forte richiamo per un turismo consapevole e rispettoso.

Il tema del turismo è stato ulteriormente esplorato da Mandis di Slow Food, che ha collegato il valore dei prodotti locali alla loro capacità di attrarre un turismo di qualità, interessato all’autenticità e alla cultura del cibo. Ha menzionato l’iniziativa “Slow Food Travel” come un esempio di come il cibo e la cultura possano essere motori di un turismo sostenibile.

“Procargius” si è rivelato non solo una celebrazione della biodiversità e della cultura enogastronomica sarda, ma anche un punto di riflessione sull’importanza della sostenibilità, dell’innovazione nel rispetto delle tradizioni, e del potenziale del turismo lento e consapevole. Un esempio brillante di come il cibo possa essere un ponte tra passato, presente e futuro, unendo le comunità in un obiettivo comune di valorizzazione e tutela del territorio.

Leggi l’articolo nei suoi punti chiave

  • Slow Food e Suino di Razza Sarda: Raimondo Mandis di Slow Food Sardegna illustra l’importanza del suino di razza sarda, recentemente riconosciuto come presidio Slow Food, il primo con base territoriale regionale in Sardegna. Sottolinea l’adattabilità e la resilienza della razza, la sua alimentazione naturale e il contributo alla biodiversità.
  • Qualità della Carne e Processo di Stagionatura: Si discute della qualità eccezionale della carne suina sarda, del suo basso calo di peso dovuto a un’alimentazione naturale e del processo di stagionatura che può variare dai 12 ai 60 mesi.
  • Impatto Economico e Ambientale: L’allevamento di questa razza ha un basso impatto ambientale e contribuisce alla riduzione del colesterolo grazie ai grassi sani presenti nella carne. Si evidenzia la necessità di una giusta remunerazione per gli allevatori e l’importanza di pratiche sostenibili.
  • Turismo e Cultura Locale: L’evento tocca anche l’importanza turistica e culturale di Seulo e dell’area della Barbagia. Si discute dell’attrattiva turistica della zona per la sua offerta di prodotti unici e di un’esperienza di vita “lenta” e autentica.
  • Challenges e Futuro: Si affrontano le sfide del settore, come la necessità di infrastrutture adeguate (es. macelli locali) e di regolamentazioni favorevoli. Si sottolinea l’importanza dell’unione tra produttori per raggiungere obiettivi significativi e dell’attenzione verso il territorio nella produzione.
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