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La città di Alghero celebra Giuseppe Manno a 150 anni dalla sua morte. Questa mattina nella sala conferenze dell’ufficio del sindaco a Porta Terra, la presentazione ufficiale alla presenza della vice sindaca e assessore alla cultura del Comune di Alghero, Gabriella Esposito; il direttore della Fondazione Alghero, Paolo Sirena; il direttore di Casa Manno, Mauro Porcu; il preside del Liceo Classico G. Manno, Antonio Uda; le artiste Roberta Filippelli e Chiara LaFiùt e Ignazio Caruso.

Il progetto, dal titolo “150 – 1868|2018 Giuseppe Manno”, intende valorizzare le molteplici anime del Manno attraverso un programma di iniziative che, con vari linguaggi e generi diversi, ripercorre la sua lunga esperienza letteraria, storiografica, politica e amministrativa ma anche molti aspetti della sua vita privata rintracciabili nei vari scritti e nelle lettere ritrovate, il rapporto con la moglie Tarsilla, l’amore per il violino e il suo costante sguardo verso la sua amata Alghero e la Sardegna.
Il programma delle celebrazioni gode di un contributo dell’ Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna a valere sulla L.R. 20 settembre 2006 n.14 art 21, comma 1, lett. s “Manifestazioni celebrative di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna”.

“Un momento importante per Alghero che celebra un personaggio illustre come Giuseppe Manno – ha evidenziato Gabriella Esposito – un progetto che ha incontrato le attenzioni e il favore della Regione. Per questo ringrazio l’Assessore regionale alla cultura Giuseppe Dessena per la sensibilità dimostrata. Un evento voluto fortemente per celebrare un personaggio dalla molteplici caratteristiche”.

Giuseppe Manno nasce ad Alghero il 17 marzo 1786. Alto magistrato, intraprende una brillante carriera politica: fu nominato Primo ufficiale della Segreteria di Stato, Segretario privato di Carlo Felice, Consigliere della Corona e del Supremo Consiglio di Sardegna, Presidente del Senato del Regno d’Italia e della Corte Suprema di Cassazione. Oltre che dagli impegni politici e amministrativi, Manno è impegnato anche nel lavoro di storico: tra il 1825 e 1827 pubblica i quattro volumi della Storia di Sardegna, opera che permette all’autore di acquistare autorità e prestigio presso gli intellettuali sardi e di diventare il modello per le giovani generazioni di studiosi. La sua vita e i suoi scritti raccontano un popolo tra il finire del Settecento e il lungo Ottocento. Muore il 25 gennaio 1868 a Torino, città dove si trasferì nel 1817, senza far più ritorno in Sardegna.

Il progetto si realizza intorno e all’interno dei presidi culturali che di fatto costituiscono oggi la testimonianza materiale dell’opera e della presenza del Manno nella città di Alghero:

  • Museo Casa Manno, nato sulle ceneri della sua casa natale;

  • Il Liceo Classico a lui intitolato;

  • Il monumento celebrativo a Giuseppe Manno, realizzato dallo scultore Pietro Canonica, inserito nell’omonimo parco cittadino.

I partner del progetto ( Museo Casa Manno, Liceo Classico Giuseppe Manno, Fondazione G. Siotto e Associazione Dante Alighieri – comitato di Alghero ) sono stati coinvolti con l’obiettivo di dare a questo progetto una importante base scientifica ai contenuti delle varie attività e per una chiara competenza negli studi e nella ricerca applicata alla figura di Giuseppe Manno. Significativa la partecipazione, nella realizzazione del programma del Liceo Classico G. Manno, dei suoi docenti e studenti.

Il programma prevede:
– una conferenza di apertura , venerdì 7 dicembre alle ore 17 presso la Biblioteca comunale R. Sari, con la presenza di diversi studiosi indirizzata a ripercorrere le molteplici anime del Manno . Partecipano:

il sindaco di Alghero Mario Bruno, l’assessore alla cultura della Regione Sardegna Giuseppe Dessena, l’assessore alla cultura di Alghero Gabriella Esposito, Aldo Accardo – presidente Fondazione di ricerca G. Siotto, gli storici Federico Francioni e Tonino Budruni, il docente Pierluigi Piras e il direttore del Museo Casa Manno, Mauro Porcu . A chiusura della conferenza, la pianista franco-libanese esecuzione Irma Toudjian esegue su pianoforte la mazurca composta da Efisio Manno, nipote di Giuseppe Manno
– Un percorso urbano attraverso installazioni fotografiche posizionate nei principali presidi dedicati all’illustre cittadino ( Liceo G. Manno e Museo Casa Manno) e una mostra temporanea a Casa Manno dal titolo Il Conservatore di Roberta Filippelli a cura di Mariolina Cosseddu.
– Il Reading di Ignazio Caruso dal titolo “Lettere a G. – Partito dall’isola e non più tornato” con accompagnamento musicale di Alessandro Puggioni e Riccardo Pinna
– Una lezione aperta attorno al Monumento a Giuseppe Manno nei giardini pubblici omonimi e un corso di fumetto su Giuseppe Manno a cura di Chiara LaFiùt, rivolto agli studenti degli Istituti Superiori cittadini

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