image_pdfimage_print

Un Parco al contrario, dove le comunità locali non sono coinvolte e si decide tutto a 15 km di distanza. Certamente l’unico caso in Italia dove i residenti sono totalmente esclusi dalle decisioni. Non si capisce il perché, da parte della politica algherese,\     ci sia questo costante desiderio di contrapposizione con i residenti delle borgate. Quanta energia sprecata inutilmente. Anziché collaborare da subito per raggiungere insieme e speditamente gli obiettivi l’Amministrazione comunale vuole di nuovo forzare.

Le comunità interessate sono stanche di veder dimenticati o peggio ancora calpestati i propri diritti sanciti da svariate norme regionali, nazionali ed europee. Ci schieriamo in difesa dall’ambiente consapevoli, visti i precedenti che nel nostro territorio non mancano, del fatto che non potremo esimerci dall’impugnazione, in tutte le sedi previste, di ogni atto adottato in violazione di norme precise e cogenti che sanciscono il diritto collettivo alla partecipazione in campo ambientale.

Iniziamo a fare riferimento a quanto previsto dalla convenzione di Aarhus ratificata dall’Unione Europea e nello specifico ratificata in Italia con legge n. 108 del 26 marzo 2001, non ignorando inoltre quei processi partecipativi o meglio ancora quegli strumenti partecipativi per le città sostenibili di cui alla carta di Aalborg del 27 maggio 1994, alla quale il Comune di Alghero ha aderito, nell’anno 2000, sulla base della quale peraltro il comune stesso ha elaborato agenda 21 e il PAES evitando altresì di ignorare la Legge 14/2006 che recepisce la Convenzione Europea sul paesaggio.

Sono soltanto alcuni degli esempi di riferimenti normativi che escludono, senza se e senza ma, una gestione di strumenti come ad esempio il Piano del Parco e e le sue Linee Guida, da una gestione esclusiva da parte di qualsivoglia istituzione, ente o amministrazione che non preveda il coinvolgimento delle popolazioni locali, contigue direttamente interessate.

A questo punto ci appelliamo al buon senso dei singoli consiglieri comunali affinché non permettano all’Amministrazione, eletta da noi, di procedere incredibilmente senza confronto alcuno.

Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Antonio Zidda – Presidente Comitato di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà

Il comitato zonale nurra dichiara

“Aspettiamo la convocazione della commissione ambiente per vedere i contenuti e poi dire la nostra.” le parole della presidente Tiziana lai

Piano del Parco, massima disponibilità alla condivisione da parte del Parco di Porto Conte. Linee guida del Piano (inserite nell’ordine del giorno dell’Assemblea) propedeutiche per l’avvio del percorso partecipativo e di coinvolgimento di tutti gli attori

L’Azienda speciale Parco di Porto Conte precisa che rispetto all’iter di approvazione del “Piano del Parco” c’è massima disponibilità al dialogo, alla condivisione e partecipazione. Parole non vuote di significato ma supportate dall’azione dell’Ente di riserva e dell’Amministrazione Comunale che, con la decisione di riportare le “linee guida del Piano del Parco” in Assemblea, hanno rimesso in moto quel processo virtuoso utile ad attivare il coinvolgimento di tutti gli attori protagonisti del processo di discussione e approvazione del Piano del Parco. Un Piano che, come proprio indicato indicato dalle attuali “linee guida”, che altro non sono che l’indirizzo politico dello strumento urbanistico, prevede una “ricucitura” tra Alghero, le sue borgate e l’agro con un rinnovato “Patto tra campagna e città” volto a valorizzare entrambe le parti in un percorso di crescita e sviluppo incanalato proprio da quello che sarà il Piano del Parco. 

“Strumento che, ribadiamo, per giungere al suo traguardo con l’adeguata condivisione, ha come necessità il passaggio obbligato nell’Assemblea del Parco della “linee guida”, passaggio propedeutico e presupposto politico per l’indispensabile avvio del percorso partecipativo, tra l’altro già previsto anche dalla Commissione Consiliare competente (Ambiente) dove c’è massima disponibilità al coinvolgimento dei portatori di interesse e in particolare dei rappresentanti dell’agro e delle borgate” commenta il Presidente Raimondo Tilocca “ci troviamo, ancora una volta, a fare i conti con polemiche pretestuose e scollegate dalla realtà che invece racconta di una chiara volontà dell’Ente Parco, e del suo attuale Cda, di riprendere il filo del discorso interrotto qualche anno addietro cercando di giungere finalmente all’attesa approvazione del Piano del Parco, per cui prima, come suddetto, è obbligato l’approdo in Assemblea delle linee guida”, chiude Tilocca. 

Pubblicità