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All’artista di origini sarde la Spellbound ha dedicato un’intera opera firmata da Mauro Astolfi per i vent’anni di attività con la compagnia; ad aprire le danze è stato Andrea Zardi con “GRNDR_Date No One” per ArtGarage

Maria Cossu

SASSARI. Valeva davvero la pena domenica andare al Teatro Verdi di Sassari per il festival “Corpi in movimento”, dove la Spellbound Contemporary ballet ha concesso in esclusiva regionale, l’ultima creazione di Mauro Astolfi, “Trust”, anticipata da un pezzo interamente dedicato a una grande professionista come Maria Cossu, danzatrice di origini sarde che è diventata un po’ il cuore storico della compagnia romana.

Maria ha interpretato magistralmente questo assolo creato appositamente per lei, dal titolo “Unknown Woman” (donna sconosciuta), come duplice omaggio ai vent’anni di attività della danzatrice con la Spellbound, che sono coincisi con i venticinque anni di vita della compagnia. Un lavoro raramente offerto al pubblico se non nelle occasioni speciali.

«In tutti questi anni, inseguirla è stato possibile solo con gli occhi e con il cuore – ha dichiarato Astolfi riferendosi alla Cossu – ogni volta è come se ci ripresentassimo e ci chiedessimo per la prima volta il nome. Siamo ancora in sala come due sconosciuti ma camminiamo sempre insieme».

Il secondo spettacolo, “Trust”, è stato eseguito in esclusiva regionale per il festival prodotto da Danzeventi. È la creazione più recente di Astolfi per Spellbound, in cui la sensualità e il talento di Maria Cossu e Giuliana Mele si fondono nella penombra tra abbracci e separazioni in un gioco intrecciato tra caratteri diversi, un confronto tersicoreo tra due anime femminili, nutrito dalla profonda necessità di capirsi e incontrarsi.

Maria Cossu e Giuliana Mele

«Siamo davvero felici di tornare in questo festival, che ha un calendario molto ricco e che affonda le sue radici in diversi territori della Sardegna – ha affermato Valentina Marini, direttrice della Spellbound –. Un festival che offre al pubblico diverse sfaccettature della danza d’autore, e in quest’edizione siamo particolarmente onorati di presentare due opere e due figure femminili importanti per la nostra storia, che poi in Maria trovano anche un legame importante con la Sardegna, e quindi un motivo in più per il pubblico di essere qui stasera».

A dare avvio alla serata è stato “GRNDR_Date No One” interpretato da Andrea Zardi per la produzione ArtGarage e PARC Performing. Un lavoro da lui creato dove movenze, suoni, voci e scenografie s’intrecciano all’unisono per indagare il fenomeno delle dating app per incontri. Tutto inizia dentro un recinto di luce che imprigiona il protagonista mascherato. Le suonerie caratteristiche delle app si alternano a richieste più o meno esplicite e sullo sfondo compaiono schermate di individui esposti in una vetrina virtuale. Il ritmo sincopato dell’eccitazione si percepisce con cadenza sempre più sostenuta finché trova sfogo nel culmine della nudità. Una nudità ricoperta dalla “foglia di fico” di un telefono cellulare.

Andrea Zardi

L’ultimo appuntamento con il festival si terrà sabato 15 ottobre alle 20.30, al Verdi di Sassari con lo spettacolo “Il mutaforme #thegame” della compagnia sassarese Danza Estemporada. “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,con la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.

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