image_pdfimage_print

CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA

COMUNICATO STAMPA 20 MAGGIO 2020

CORONAVIRUS – SUPER ECOBONUS – In Sardegna un giro d’affari di oltre
600milioni di euro. L’ottimismo degli imprenditori artigiani
dell’edilizia ma la norma è ancora da migliorare su cessione credito,
burocrazia e tempi. Matzutzi e Meloni (Confartigianato Sardegna): “Le
imprese artigiane non diventino il collettore di problemi o
anticipatrici di liquidità”.

Il “super Ecobonus”, con la pubblicazione di ieri sera sulla Gazzetta
Ufficiale, è Legge dello Stato. Tanto atteso da imprese, cittadini e
tecnici, ma anche dai Comuni, grazie agli incentivi che andranno a
coprire la totalità delle spese, dovrà stimolare la trasformazione
degli immobili sardi e italiani.

Confartigianato Imprese Sardegna esprime apprezzamento per la misura,
per la quale ha lavorato con i Parlamentari isolani, che rappresenta
una importante occasione per il rilancio del comparto delle
costruzioni e che consentirà il rinnovamento del patrimonio edilizio
regionale in un’ottica di sostenibilità e sicurezza.

“Siamo stati i primi, in tempi non sospetti, a chiedere ufficialmente
una misura che andasse a coprire il 100% degli investimenti per le
ristrutturazioni – affermano Antonio Matzutzi, Presidente Regionale di
Confartigianato, e Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato
Edilizia – abbiamo proposto questa idea ai nostri Deputati che hanno
subito recepito la valore dell’iniziativa, e le necessità di imprese e
cittadini, presentandola nelle varie Commissioni. Per questo dobbiamo
ringraziarli per l’impegno e la collaborazione ”. “Nonostante la
positività dell’intervento, come in ogni Legge, però ci sono anche
delle criticità che hanno bisogno di essere smussate – continuano
Matzutzi e Meloni – affinché il complesso normativo possa essere più
vicino alle esigenze delle piccole imprese e dei fruitori. Su questo
lavoreremo da subito per poi, attraverso i Parlamentari, proporre
emendamenti migliorativi”.

Per l’Associazione degli Artigiani della Sardegna, il nuovo Ecobonus
rappresenta un importante incentivo per rimettere in circolo la
liquidità dei privati e fare da apripista a una ripresa economica
regionale e nazionale. Confartigianato Sardegna ha stimato un
possibile giro d’affari di circa 600milioni di euro l’anno, anche
tenendo conto di come gli ecobonus ristrutturazioni, risparmio
energetico, mobili e verde, solo nel 2019, abbiano messo in circolo
390milioni di euro.

“Stiamo ricevendo tantissime telefonate da parte di imprese, tecnici e
cittadini entusiasti e interessati a intervenire subito sul proprio
patrimonio immobiliare – continuano i due Presidenti – ma anche molto
preoccupati per i tempi della vera entrata in vigore e la
complicazione burocratica”. “Le nostre perplessità – sottolineano
Matzutzi e Meloni  – in primis vanno all’obbligo dei CAM, Criteri
Ambientali Minimi, per i materiali dei “cappotti termici”, e alla
complessità degli adempimenti legati alla cessione dello sconto (visti
di conformità, asseverazioni), specialmente se paragonata al
meccanismo più immediato della detrazione per gli interventi di
recupero edilizio al 50%. E’ necessario incoraggiare chi vuole fare
questi lavori e non spaventare con richieste che poi portano a
rinunciare a una opportunità di questo tipo”.

Le imprese dell’edilizia sottolineano anche come 18 mesi di tempo per
effettuare i progetti, richiedere le autorizzazioni, trovare i
finanziamenti per i privati, affidare gli appalti e terminare i
lavori, siano troppo pochi. “Su questo punto – riprendono – chiederemo
uno spostamento almeno al 2022, altrimenti i tempi sarebbero troppo
stretti e tanti progetti potrebbero saltare. Chiederemo anche che
venga alzata anche la percentuale detraibile sulle ristrutturazioni
interne, facendola arrivare al 65%”.

Un altro punto importante che Confartigianato Sardegna porterà
all’attenzione dei Deputati e Senatori, sarà quello relativo alla
cessione del credito. Le piccole imprese artigiane, per loro natura,
infatti, non sono in grado di anticipare il costo dei lavori che, solo
per piccoli progetti potrebbero movimentare decine di migliaia di
euro, mentre per ristrutturazioni di interi condomini arriverebbero
anche a parecchie centinaia di migliaia. L’Associazione sottolinea
come le imprese devono continuare a fare il loro lavoro senza
trasformarsi in collettori di problemi, anticipando liquidità che non
hanno o risolvendo problemi burocratici.

“Su questo punto si gioca la riuscita o meno del super ecobonus –
chiariscono – la norma deve consentire un meccanismo semplice che
porti il committente a dialogare direttamente con gli Istituti di
Credito che, in maniera immediata e automatica, poi riverserà il
credito verso le imprese”. “Insomma – concludono Matzutzi e Meloni –
non vogliamo che terzi soggetti, che nascono per speculare in queste
situazioni, costringano le imprese ad accettare percentuali di ricavo
non idonee, non adeguate e non congrue, al alle prestazione
effettuate”.

Pubblicità