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Ieri, domenica 30 maggio, la prima tappa del 2021. Con i Tazenda, Maria Giovanna Cherchi, il duo Fantafolk e i B Brothers

La musica all’aperto nei luoghi pubblici è ripartita dopo mesi di stop per l’emergenza coronavirus. La Fondazione Maria Carta ha promosso ieri, domenica 30 maggio, a Monteleone Rocca Doria (Sassari), la prima tappa del 2021 di Freemmos, l’iniziativa nata quattro anni fa con l’intento di tenere vivo il dibattito e l’attenzione sull’emergenza spopolamento e offrire occasioni per scoprire e rivitalizzare i piccoli comuni dell’Isola. Grazie al sostegno della locale Amministrazione comunale e dell’Unione dei Comuni del Villanova, l’evento è così ritornato nel piccolo borgo dal quale quattro anni fa Freemmos aveva preso il via. Sono intervenuti i B Brothers, il duo Fantafolk (Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto), la cantante Maria Giovanna Cherchi e, in chiusura di serata, particolarmente attesi, i Tazenda, impegnati nella promozione del loro ultimo lavoro discografico “Antìstasis”. Alla conduzione si sono alternati Giacomo Serreli e Stefano Di Franco. I posti per gli spettatori erano contingentati nel rispetto della normativa anti covid.
«Ripartire da qui, dove Freemmos è nato, è un segnale molto forte. Ancora una volta la musica viaggerà per i piccoli comuni per sensibilizzare ancora di più noi tutti sul problema dello spopolamento, che è il vero virus che sta attraversando da anni la Sardegna. Dobbiamo combatterlo e cercare di portare proposte e progetti positivi. Freemmos riparte, riparte la musica, ripartiamo noi», commenta il presidente della Fondazione Maria Carta, Leonardo Marras. Hanno portato il loro saluto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, il sindaco di Monteleone Antonello Masala e il primo cittadino di Siligo Giovanni Porcheddu.
L’appuntamento da Monteleone Rocca Doria con la musica è stato trasmesso in diretta televisiva su “Sa Radiolina Sardegna canta”, l’emittente interamente dedicata alla musica sarda sul canale 601 del digitale terrestre, e in streaming sulle pagine Facebook della Fondazione Maria Carta, dell’associazione Freemmos e di Sa Radiolina.

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