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Le previsioni sull’economia della Sardegna per il 2023 non sono incoraggianti, con una possibile crescita rallentata e un Pil che potrebbe chiudere al -0,2% rispetto al 2022. Inoltre, la differenza tra il 2019 e il 2023 potrebbe attestarsi al -1,2%. Queste condizioni sono principalmente dovute all’inflazione e all’incertezza economica internazionale derivata dal conflitto in Ucraina.

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi Confartigianato Imprese Sardegna, la pesante inflazione è il principale fattore che sta contribuendo a raffreddare la ripresa economica e a far aumentare i prezzi al consumo. A novembre 2022, i prezzi sono cresciuti in Sardegna del 13,1% rispetto all’anno precedente, superando la media nazionale dell’11,8%. Inoltre, i prezzi al consumo di energia sono aumentati del 135,9% nella stessa regione.

Nonostante l’economia regionale abbia chiuso il 2022 con una performance molto positiva, preoccupano i dati sull’inflazione per il 2023. È importante evitare a ogni costo un possibile colpo durissimo all’economia regionale. È necessario un approccio complessivo di razionalizzazione per far fronte alla crisi energetica e agli impegni assunti dal governo in tema di riforme.

In questo contesto di crisi economica nella Sardegna del 2023, molti cittadini si chiedono quali siano le responsabilità della politica regionale e cosa si possa fare per affrontare la situazione. In particolare, preoccupa il futuro dei nostri figli e delle generazioni future.

A questo proposito, si può osservare che il governatore Solinas ha recentemente dedicato il proprio tempo a dispensare incarichi, invece di concentrarsi sulla cura del popolo sardo e sulla messa in atto di politiche volte a migliorare le condizioni di vita della comunità.

È importante che le istituzioni siano al servizio della collettività, garantendo una crescita economica sostenibile e investendo nelle risorse umane e culturali della regione. Solo così sarà possibile creare un futuro migliore per i nostri figli.

Come cittadini, dobbiamo esercitare il nostro diritto di interrogare la politica regionale sulle sue responsabilità e sulle azioni che intende intraprendere per affrontare questi problemi. Soltanto attraverso un dialogo aperto e costruttivo potremo costruire un futuro migliore per la Sardegna.

Possiamo immaginare l’economia della Sardegna come un albero che ha bisogno di cure e attenzioni per crescere rigoglioso. È necessario nutrirlo e proteggerlo dalle intemperie, ma soprattutto è importante che le radici siano solide e ben piantate nel terreno, rappresentando la base su cui costruire il futuro della regione.

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