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All’aeroporto di Alghero erano presenti agenti della Divisione Operazioni Speciali del Ministero dell’Interno di Cagliari e Roma. L’ arresto del presidente Carles Puigdemont ad Alghero giovedì è stato preparato in anticipo ed eseguito in coordinamento con la DIGOS con agenti provenienti da Roma e Cagliari.

Questa notizia è stata pubblicata sul quotidiano vilaweb di Barcellona.

 A questo punto risulta alquanto improbabile la versione che afferma dell’allarme lanciato dal sistema Passenger Name Registry (PNR)un programma per il controllo delle persone in partenza o in arrivo nell’Unione Europea in aereo per rilevare la presenza di sospetti terroristi e criminali, e che è stato approvato dalla Commissione Europea nel 2016.

L’arresto del presidente Puigdemont sulla pista dell’aeroporto è stato effettuato da agenti della polizia di frontiera italiana, ma all’interno dell’aeroporto c’erano membri della DIGOS che hanno monitorato l’operazione e l’hanno videoregistrata. 

Questa informazione, precisa vilaweb rafforza l’idea che la polizia spagnola avesse stimolato o preparato l’arresto di Peugdemont con i suoi colleghi italiani. In questa linea, il quotidiano El Español ha spiegato che il direttore generale della polizia spagnola, Francisco Pardo, e il vice direttore operativo del corpo, José Ángel González Jiménez, giovedì dalle otto meno un quarto di sera erano in attesa del dispositivo per ferma Puigdemont. Erano a Valladolid in occasione di un evento della Fondazione di polizia spagnola, insieme a tutto il personale delle forze di polizia.

La dirigenza della polizia – riporta sempre vilaweb – riferisce direttamente al ministero degli Interni spagnolo, guidato da Fernando Grande-Marlaska , che si è affrettato a dissociare il governo di Pedro Sánchez dall’arresto, dicendo: “Nessuna autorità spagnola, di alcun tipo o dipartimento, non era presente all’arresto, né prima, né durante, né dopo”.

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