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Gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Cagliari, a seguito di attivazione da parte del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza, hanno riscontrato a carico di un dipendente statale, plurime violazioni alla disciplina nazionale che vieta lo svolgimento di attività lavorativa in aggiunta a quella pubblica senza specifica autorizzazione.

La normativa in materia prevede infatti che i lavoratori dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni con rapporto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, non possono intrattenere altri rapporti di lavoro dipendente o autonomo o esercitare attività imprenditoriale. Possono altresì svolgere incarichi retribuiti conferiti da altri soggetti, pubblici o privati, solo se autorizzati dall’Amministrazione di appartenenza, la quale fissa criteri oggettivi o predeterminati in base ai quali rilasciare l’autorizzazione.

Tali vincoli sono diretti ad evitare che i dipendenti pubblici svolgano attività che li impegnino eccessivamente facendo trascurare i doveri di ufficio o svolgano attività che determinino un conflitto di interessi con l’attività lavorativa, pregiudicando l’esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente.

Nell’ambito di questo contesto normativo, le Fiamme Gialle hanno sviluppato la segnalazione e le informazioni elaborate dalla componente speciale del Corpo in materia di contrasto agli illeciti perpetrati a danno della Pubblica Amministrazione, la quale ha delegato il Reparto del capoluogo ad effettuare mirati approfondimenti nei confronti di un cagliaritano di 58 anni, dipendente pubblico con la qualifica di addetto ad attività logistiche.

Le indagini dei Finanzieri hanno appurato che il dipendente pubblico, dal 2014, ha effettuato prestazioni lavorative relative all’allestimento di impianti per eventi, percependo compensi, in assenza della prescritta autorizzazione da parte dell’Amministrazione di appartenenza per lo svolgimento di attività extra istituzionali.

Complessivamente sono state accertate 29 collaborazioni nei confronti di altrettanti committenti (aziende, enti di promozione ed organizzazione di eventi sportivi, associazioni).

Tali prestazioni lavorative vedevano il pubblico dipendente mettere a frutto le proprie competenze tecniche in lavori di predisposizione, installazione smontaggio di varia attrezzatura strumentale allo svolgimento di eventi.

Le Fiamme Gialle hanno quindi quantificato i compensi percepiti dal soggetto controllato in virtù di queste prestazioni lavorative extra: 390.053 €, somme di denaro non dichiarate e che quindi costituiranno oggetto di conseguenti elaborazioni.

Nei confronti invece dei soggetti che hanno conferito gli incarichi di lavoro al dipendente pubblico, sono state contestate sanzioni amministrative ciascuna ammontante, come disposto dalla normativa di settore, al doppio del compenso elargito: complessivamente 780.106 €.

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